Lo sviluppo viaggia sui tir Donini: serve il Passante
Milano, Padova, Bologna: nel «nuovo triangolo produttivo», secondo la Cgia di Mestre, si muovono 240.000 tir al giorno.Sull’A1, tra Bologna e Milano, passano ogni giorno quasi 71.000 veicoli, sull’A13 che collega Bologna-Padova ce ne sono poco più di 30.000.
Milano, Padova, Bologna: siamo il vertice basso di un triangolo su cui viaggiano 240.000 tir al giorno. Il «nuovo triangolo produttivo», lo definisce la Cgia di Mestre. Il centro studi dell’associazione ha pubblicato un report in cui analizza i flussi del traffico merci sulle principali arterie autostradali del Paese nel primo semestre 2017. Secondo lo studio, da questa parte d’Italia, ogni giorno, circolano 90.000 veicoli in più di quelli che passano per il triangolo Genova-Milano-Torino. Sull’A1, tra Bologna e Milano, passano ogni giorno quasi 71.000 veicoli, sull’A13 che collega Bologna-Padova ce ne sono poco più di 30.000.
Pochi percorrono l’intera tratta. Ma la Cgia ha anche calcolato il numero di tir teorici medi giornalieri, cioè le unità che, percorrendo l’intera autostrada, pareggerebbero il numero di chilometri percorsi realmente dai camion passati per quella tratta. E il discorso non cambia: sul triangolo del Nord-Est passano 18.116 mezzi pesanti teorici al giorno, su quello Nord-Ovest meno della metà.
Se la Bologna-Padova è la quattordicesima autostrada più trafficata in Italia, le Due Torri sono nelle prime cinque posizioni con l’A1 BolognaMilano (terza con 21.663 veicoli teorici), il tratto BolognaFirenze (quarto) e l’A14 Bologna-Ancona (quinta). Non tutti i mezzi di passaggio interessano direttamente le imprese del nostro territorio. Sicuramente, però, interessa al nostro territorio l’aumento del traffico e, di conseguenza, dell’inquinamento.
I livelli pre-crisi restano ancora lontani: rispetto al 2007 l’A14 Bologna-Ancona ha visto una flessione molto profonda, del 15,2%: in pratica, 2.700 veicoli teorici in meno al giorno. Contrazioni pesanti anche sulle tratte Milano-Bologna (meno 7,9%), Bologna-Padova (meno 8,4%), Bologna-Firen-
”
L’assessore Donini Il traffico è destinato ad aumentare, anche a questo serve il Passante
ze (meno 6,3%).
Ma per l’assessore regionale ai trasporti, Raffaele Donini, la contrazione del traffico su gomma nell’ultimo decennio non cambia l’agenda sulle infrastrutture. A partire dalla realizzazione del Passante di mezzo. Anzi: «Il fatto che non siamo al collasso non permette di stare con le mani in mano. Pensiamo che da qui al 2025 il traffico di attraversamento di Bologna passerà da 150mila a 175mila veicoli al giorno. Se non facessimo nulla non solo sarebbe al collasso la tangenziale, ma anche il tratto urbano di A14». Insomma, per Viale Aldo Moro la crescita del traffico merci iniziata negli ultimi anni dovrebbe continuare anche in futuro. E così si risponde su due direttrici, a partire dal potenziamento della sede stradale: non solo il Passante, ma anche «investimenti per il potenziamento dell’A14 in dire- zione Ravenna, che dovrebbe attivare i cantieri nel giro di un anno, mentre siamo in conferenza dei servizi per il potenziamento dell’A13». E si cerca di rafforzare il traffico merci via treno, partendo dagli incentivi agli scali merci che, per la Regione, stanno dando risultati: «Nel 2008 — calcola Donini — le merci su ferro in Emilia-Romagna erano 15 milioni. Nel 2016 quasi 20 milioni. L’obiettivo è arrivare a 25 milioni di tonnellate nel 2025. Per questo abbiamo promosso un cluster della logistica, mettendo in rete tutti gli scali merci e gli Interporti della regione, che andranno a prendersi anche il traffico merci su ferro direttamente nel Nord Europa come sistema e non più singolarmente. Vogliamo togliere i tir dalle strade, investiremo molto nelle ferrovie».
Un altro obiettivo è arrivare a 25 milioni di tonnellate di merci su ferro entro il 2025