Golf, febbre Ryder Cup Arriverà anche in città
Presentato l’Italian tour, si parte alle Fonti. In arrivo un maxi evento in città legato alla coppa
Anche quest’anno, come nel 2016, tocca al Golf club Le Fonti di Castel San Pietro il vernissage d’apertura della stagione dell’Italian tour. Un appuntamento con il Campionato nazionale open, il torneo più longevo del panorama nazionale, da oggi a sabato con ingresso gratuito. Si tratta di una delle tappe d’avvicinamento alla Ryder Cup del 2022, la celebre «Road to Rome» lanciata dalla Federgolf e curata da Gian Paolo Montali.
Proprio l’ex ct del volley, ormai un supermanager a tutti gli effetti, ha delineato i cardini di un evento che coinvolgerà sempre di più i territori e anche Bologna. «Qui veniamo sempre volentieri e il campo delle Fonti è una nostra prima scelta, per il lavoro di chi lo cura e per la disponibilità delle istituzioni». Il club di Castel San Pietro è il primo in Italia a proprietà pubblica. «Vogliamo più campi pubblici — ha detto Montali — e i nostri obiettivi per la Ryder Cup sono coinvolgere i territori e sviluppare il turismo golfistico». Una realtà che muove decine di miliardi nel mondo, dei quali 3,6 in Europa ma solo il 7% di questi in Italia. «Per questo torneremo a Bologna, abbiamo in cantiere un progetto con il nostro advisor Infront per portare il golf nelle case degli italiani e lo sveleremo tra poco. Poi la coppa, che nel mondo è un’icona, girerà il Paese come fece la Coppa del mondo di calcio».
A Bologna non ci sarà solo l’appuntamento, che tornerà certamente in calendario, con l’Italian tour alle Fonti. La federazione sta studiando un maxi evento, da realizzare probabilmente l’anno prossimo, per portare il golf nel centro storico in collaborazione con l’Università.
Intanto per questa settimana la capitale del golf italiano è Castel San Pietro. Un circolo attivo anche dal punto di vista della diffusione e dell’educazione sportiva. Nel 2016 il felice esperimento delle lezioni gratuite per persone affette da tumori, quest’anno lo spazio sarà dedicato ai bimbi diabetici. Il connubio tra golf e salute — fisica e mentale — è supportato dai vertici federali e secondo il presidente del circolo Ivano Serrantoni deve «rappresentare un momento di socializzazione e confronto». E l’occasione per ammirare i golfisti italiani in rampa di lancio come Lorenzo Gagli, Alessandro Tadini, Francesco Laporta e Enrico Di Nitto.