Gli osti di via Belvedere venti giorni sotto esame
Tre settimane di tempo, forse quattro, per testare la volontà dei locali di via Belvedere e strade limitrofe di limitare il più possibile i rumori che disturbano le notti dei residenti nell’area del Mercato delle Erbe. Il Comune mette alla prova bar e pub della zona prima di emettere un’ordinanza come quella che l’anno scorso spense in anticipo le serate estive. E intanto studia dehors fissi in San Gervasio.
Tre settimane di tempo, forse quattro, per testare la volontà dei locali di via Belvedere e strade limitrofe di limitare il più possibile i rumori che disturbano le notti dei residenti nell’area del Mercato delle Erbe. Il Comune mette alla prova bar e pub della zona prima di emettere un’ordinanza sul modello di quella che l’anno scorso spense in anticipo le serate estive di questo quadrante del centro, rivitalizzato da qualche anno grazie a una riqualificazione, ma subito finito nel calderone delle zone «calde» della movida, e quindi indigeste ai comitati anti degrado.
Ieri durante un incontro a Palazzo d’Accursio l’assessore al Commercio, Alberto Aitini, ha teso la mano alle attività commerciali del distretto Belvedere-San Gervasio-Nazario ma ha anche chiesto impegni precisi prima di dover intervenire con provvedimenti restrittivi degli orari: nel 2017 si partì con la tagliola fissata a mezzanotte, poi si passò all’una grazie a delle deroghe concesse a chi collaborava per mantenere il decoro. Un tema che si riproporrà anche nelle prossime settimane e sulla quale si innesterà un’altra novità: l’amministrazione sarebbe infatti intenzionata a concedere più dehors in via San Gervasio, nel tratto che costeggia il mercato, come successo l’estate scorsa ma in modo permanente nell’ambito di un progetto che a quanto sembra potrebbe portare alla pedonalizzazione dell’intera strada. Una novità che comporterebbe però l’eliminazione di una ventina di stalli per motorini, già merce rara in centro storico: per questo la soluzione è al vaglio degli uffici dell’assessore Irene Priolo, intenzionata a non voler concedere quegli spazi se prima non saranno trovate le alternative.
Tornando all’ordinanza, la posizione di Aitini è quella di vedere come andranno le cose nel mese di aprile per poi sciogliere le riserve. «Vorrei vedere un atteggiamento responsabile e di collaborazione tra commercianti e residenti — spiega l’assessore —. Bisogna trovare un equilibrio perché in ogni caso le folle in strada fino alle due-tre di notte non sono possibili in quel punto. Quindi una limitazione dell’orario ci sarà, non vorrei che fosse restrittiva come quella del primo mese dell’anno scorso, ma questo dipenderà dall’impegno dei locali nel frenare i rumori». Sul tema delle notti fracassone l’attenzione dell’amministrazione è già alta e l’assessore, al quale compete anche la delega alla Sicurezza, vuole prendere provvedimenti anche su altre zone entro la fine del mese. «Gli anni passati si è partiti anche a maggio, forse pure giugno. Non abbiamo ancora deciso che tipo di limitazioni dare ma sicuramente delle regole da rispettare ci saranno» assicura Aitini.
Per quanto riguarda la riunione avuta con i rappresentanti dei gestori di via Belvedere, è stata confermata anche l’intenzione di ampliare l’applicazione delle limitazioni orarie, coinvolgendo anche via Nazario Sauro, l’anno scorso rimasta indenne dall’ordinanza. Dall’associazione che riunisce le attività è stata ribadita la necessità di sanzionare chi non rispetta le regole, senza creare meccanismi di penalizzazioni per tutti: domani altro incontro tra i gestori per capire quali impegni prendere con l’amministrazione per le prossime settimane.
A chiedere un maggiore coinvolgimento su queste tematiche è invece il Consorzio del Mercato delle Erbe, più legato ai banchi di vendita che alle attività di somministrazione. «L’anno scorso abbia subito anche noi una situazione non dovuta dai nostri commercianti, chiediamo a tutti di impegnarsi per evitare problemi» commenta il presidente del consorzio, Cosimo Nigro.