L’altolà di Priolo ai No Passante
L’assessore a Cinque Stelle, Forza Italia e Lega: non si torna indietro «La decisione è già stata presa. La politica non può fare più nulla»
«Nella vita tutto può succedere ma sul Passante riteniamo che la fase delle valutazioni politiche sia stata chiusa, quelli che rimangono aperti sono dei tavoli tecnici avanzati. Per questo confermiamo il nostro giudizio positivo su quest’opera importante e sul fatto che si farà».
Dopo il sindaco Virginio Merola, è l’assessore alla Mobilità, Irene Priolo, a ribattere agli attacchi arrivati dalle opposizioni sulla realizzazione dell’ampliamento in sede della tangenziale: critiche piovute con più veemenza dopo le elezioni, con la promessa da parte di M5S e centrodestra di bloccare il Passante grazie alla formazione di un nuovo governo contrario a quei cantieri.
Il primo cittadino aveva già risposto a Forza Italia (favorevole a rispolverare il Passante Sud) ponendo il tema «di un finanziamento da 600 milioni di euro da non perdere». Poi erano arrivati la mozione in Senato della Lega contro il potenziamento autostradale e i cartelli esposti dai parlamentari pentastellati emiliani il giorno del loro insediamento: a questi Merola aveva definito il Passante come «l’opera più vantaggiosa sotto tutti i punti di vista». Ieri la Priolo ha fatto un ulteriore passo avanti, facendo intendere che avendo ottenuto i via libera necessari dai ministeri competenti ed avendo risolto il nodo degli espropri di via Agucchi, la strada del Passante sia ormai indirizzata, a parte possibili intoppi serviti dal Cipe e dalla conferenza dei servizi.
Insomma, la fase più politica dell’iter sarebbe superata e quindi al riparo da ripensamenti romani, anche se per scaramanzia non lo si dice ad alta voce. Secondo l’assessore, infatti, si tratta «di un bel progetto che trasformerà la tangenziale da un problema a una bella opportunità per Bologna», anche perché le alternative non sarebbero altrettanto valide: «Il Passante Sud riguarderebbe solo l’autostrada e non va a migliorare la situazione del vero problema attuale, ovvero la tangenziale. Le difficoltà in quell’ambito della nostra mobilità sono sotto gli occhi di tutti e non possiamo restare fermi».
Per l’assessore poi non ci sarebbe nessun «ossimoro» tra la realizzazione del Passante e i lavori per riportare sotto le Due Torri il tram. «Per quanto riguarda la viabilità dobbiamo lavorare su tutti i fronti, anche sul traffico su gomma — spiega la Priolo —. Ripeto che il problema della connessione della tangenziale è serio e va risolto».
L’indagine della Cgia di Mestre, che posiziona Bologna nel vertice basso del triangolo italiano con il maggior passaggio di Tir insieme a Milano e Padova, rappresenta secondo l’assessore un motivo in più per intervenire. «Il nostro piano della mobilità sostenibile lavora sul piano della logistica perché sappiamo di rappresentare una realtà in forte crescita insieme a Milano — sottolinea la Priolo
Secondo anno per Bella Mossa, una gara a premi fra cittadini che utilizzano i mezzi più ecologici per i loro spostamenti in provincia
—. Forse siamo l’unica città italiana a porsi queste domande a livello metropolitano. Il ministro uscente Graziano Delrio ha fatto molto per spostare il traffico merci dalla gomma alle ferrovie. Da questo punto di vista per noi sarà importante lavorare con l’Interporto, che sarà un nodo nevralgico».
Per quanto riguarda la mobilità sostenibile ieri è stata presentata la nuova edizione del progetto “Bella Mossa”, al suo secondo anno: si tratta di una gara tra i cittadini, spinti a utilizzare i mezzi più ecologici per i loro spostamenti. Per partecipare bisogna scaricare l’applicazione BetterPoints e attivarla durante ogni viaggio fatto all’interno del territorio provinciale spostandosi a piedi, in bici, in autobus o anche in car pooling: fino al 30 settembre optare una mobilità sostenibile farà guadagnare punti che daranno accesso a premi di vari tipologia, da cene a vacanze omaggio fino ad abbonamenti per il trasporto pubblico.
L’iniziativa è promossa dal Comune, dalla Città metropolitana e da Srm–Reti Mobilità. Quest’anno oltre alla sfida tra le aziende ci sarà anche un coinvolgimento particolare delle scuole.
L’anno scorso hanno partecipato circa 15.000 cittadini percorrendo in modo sostenibile 3,7 milioni di chilometri: un impegno che ha fatto risparmiare 728 tonnellate di Co2. Tra i partecipanti il 73% ha affermato di aver ridotto l’uso dell’auto grazie al concorso e il 77% ha ammesso di aver camminato più del solito.