Corriere di Bologna

HARRY STYLES POP A FIORI E LUSTRINI

Unipol Arena Stasera sul palco l’ex One Direction. Da quando ha firmato il contratto solista staccandos­i dalla milionaria boy band ha dovuto aggiungere 56 date al tour mondiale a causa della elevata richiesta dei biglietti. Ha anche recitato in «Dunkirk»:

- Andrea Tinti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Ne resterà soltanto uno» non è solo il monito degli Highlander in un film anni 80 ma anche la dura legge delle boy band. Harry Styles, questa sera alla Unipol Arena (ore 21), ne è consapevol­e, consideran­do che al momento sembra essere l’unico One Direction con un luminoso futuro davanti a sé.

Harry potrebbe diventare il nuovo Robbie Williams (Take That), il cugino di Justin Timberlake (’N Sync), il fratellast­ro di Ronan Keating (Boyzone), o un parente di Victoria Beckham (Spice Girls) solo per il fatto che era uno degli One Direction. Infatti, la vita delle boy band deve essere veramente molto dura. Ti assemblano nella fabbrica di plastica (cantava Grignani tanti anni fa), ti mangiano l’esistenza dandoti in pasto ad orde fameliche di fan urlanti, mentre nel frattempo cercano di individuar­e su quale cavallo, pardon artista si può scommetter­e. Gli One Direction hanno rispettato in toto tutta la trafila, un primo pezzo si è staccato con l’abbandono di Zayn Malik, poi è toccato a Harry Styles annunciare la firma di un contratto da solista. In questo modo le fan urlanti, perlomeno quelle non passate ad altri ascolti, si sono messe tranquille aspettando di ascoltare e vedere cosa avrebbe fatto il capellone della band.

E l’hype attorno ad Harry si è fatto molto pesante, consideran­do che al tour mondiale sono state aggiunte, per la massiccia richiesta di biglietti, qualcosa come 56 date. Nel frattempo il giovane cantante ha anche partecipat­o ad un kolossal cinematogr­afico come Dunkirk, non proprio una commedia ma un film di guerra molto duro. Il regista Christophe­r Nolan sulla scelta di Harry ha dichiarato che non è stato selezionat­o per le sue gesta canore ma per il potenziale espresso nella audizione fatta insieme a qualche centinaio di aspiranti. Lui, dal canto suo, si è dimostrato credibile anche in qualità di attore.

Così quando il suo primo omonimo album solista è stato pubblicato in molti si sono messi all’ascolto scoprendo che Styles ha la stoffa di un cavallo di razza, andando oltre i milionari album degli One Direction (artisticam­ente parlando). Harry nel concerto di Milano un paio di giorni fa ha eseguito molti brani dal suo ultimo disco, tra cui i singoli Sign of the times e Kiwi, tre canzoni degli One Direction, una cover di Ariana Grande ed una dei Fleetwood Mac (The chain). Sul palco ha indossato giacche a fiori o piene di lustrini, perché alla fine ne resterà soltanto uno. E si è già capito, anche molto presto, chi sarà.

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Volto Harry Styles è il secondo degli One Direction a lasciare la boy band d’origine dopo l’addio di Zayn Malik

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