Corriere di Bologna

Francesco Granata, il pianoforte «prodigio» tra Ravel e Debussy

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La rassegna Talenti di Bologna Festival è solita ospitare ogni anno il vincitore del Premio Venezia, uno dei più importanti concorsi pianistici nazionali, competizio­ne cui sono ammessi soltanto i diplomati a pieni voti dei Conservato­ri italiani. Il milanese Francesco Granata, classe 1998, in concerto questa sera alle ore 20.30 all’Oratorio San Filippo Neri di via Manzoni 5, ha studiato al Conservato­rio della sua città ed è risultato il primo classifica­to dell’edizione 2017 del premio. Tra i suoi maestri figurano Benedetto Lupo e Leonid Margarius. Considerat­o un autentico enfant prodige, Granata ha tenuto il suo primo concerto a otto anni. Da allora si è più volte esibito in recital solistici tenuti in gran parte delle regioni italiane e in Francia. A soli 12 anni è stato unico ospite in una puntata della trasmissio­ne Il pianista a lui dedicata su Radio Classica e, nello stesso periodo, ha partecipat­o come ospite nella trasmissio­ne di Rai3 Il Granconcer­to. Parallelam­ente al repertorio solistico, ha avuto diverse esperienze esecutive di musica da camera, suonando in Italia e all’estero (Grecia e Austria) in diverse formazioni di duo sia con fiati che con archi. A soli 13 anni ha poi esordito come solista con l’orchestra suonando il Piano Concerto KV595 di Mozart con l’orchestra sinfonica del Conservato­rio. Nel settembre 2014 ha suonato il Concerto n.3 op.37 di Beethoven con l’orchestra dei Pomeriggi Musicali e ha inoltre registrato lo stesso concerto su dvd presso i Limenmusic studios nella versione per pianoforte e quintetto d’archi di Lachner. Nella serata bolognese proporrà un programma che accosta due brani di Liszt, Vallé d’Obermann e Cloches de Genève, agli evocativi Miroirs di Ravel, per concludere con gli impression­istici Preludi di Debussy.

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