Sanità, denunce e proiettili Escalation tra i sindacati
Lo scontro in vista delle elezioni (17-19 aprile) per il rinnovo dei rappresentanti sindacali
Una seconda querela (dopo che per la prima si andrà a breve a processo) per diffamazione della Fp Cgil contro la Fials. E la denuncia della Fials di una lettera anonima contenente due proiettili, addebitato a un «movente sindacale» dopo «un gesto della pistola mimato» fatto da un sindacalista della Cgil. S’infiamma lo scontro tra Fp Cgil e Fials in vista del rinnovo dei rappresentanti sindacali nelle aziende sanitarie.
Si è alzato parecchio il livello dello scontro tra la Funzione pubblica Cgil e la Fials a dieci giorni dalle elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie, dal 17 al 19 aprile. Una seconda querela per diffamazione che la Fp Cgil ha spedito ieri alla Fials che nel pomeriggio denuncia una lettera anonima contenente due proiettili sono gli ingredienti dell’ennesima puntata di uno scontro che ha radici lontane.
È infatti nell’ottobre 2016 che sulla pagina Facebook della Fials Emilia-Romagna e su quella del segretario provinciale Alfredo Sepe compare un post, che la polizia postale ha poi verificato essere un falso, in cui il responsabile sanità della Fp Cgil Marco Baldo dava dei «terroni» a quelli della Fials. Sono partite due denunce, una contro ignoti per la realizzazione del post e una per diffamazione a mezzo Internet contro Sepe. Ci sono state le indagini preliminari che a ottobre sono state chiuse. «Siamo in attesa della data per l’inizio del procedimento penale — afferma la legale Alessandra Graziani dello Studio Ronchi —, l’avvocato di Sepe sa della chiusura delle indagini dal 15 ottobre. Nonostante Sepe sapesse che quel post era falso lo ha fatto di nuovo circolare».
È proprio di qualche giorno fa un nuovo video del lea- der della Fials in cui ripropone anche un articolo che all’epoca narrava i fatti, invitando a promuovere una campagna per le dimissioni di Baldo. «Denuncerò Sepe e tutte le persone che hanno condiviso quel post», assicura Baldo. «Sono modi intollerabili che screditano Baldo e l’organizzazione», aggiunge Anna Andreoli, segretaria generale Fp Cgil di Bologna. «Baldo è uno di noi», dichiara Mauro Puglia, segretario generale della Fp Cgil regionale.
Nel pomeriggio di ieri lo stesso Sepe fa sapere di aver ricevuto una busta con due proiettili e un messaggio dai toni intimidatori («Questa campagna elettorale falla piano»), recapitata nella sede della segreteria Fials al Sant’Orsola. È intervenuta la polizia scientifica per i rilievi del caso. «Siamo sconcertati dal gesto intimidatorio», commenta il sindacalista, «temiamo che il movente sia di natura sindacale, viste le imminenti elezioni Rsu», alle quali sono chiamati al voto 13 mila lavoratori delle aziende sanitarie. Ma Sepe va oltre. E riferisce di aver subito un «gesto della pistola mimato ieri (giovedì, ndr) da Massimo Bernardi, segretario aziendale Cgil al Sant’Orsola, a seguito di un video postato su Facebook contro Marco Baldo». «È vero, ho incrociato lui e altri della Fials — commenta Bernardi —, ma mai mi sognerei di fare un gesto del genere. Condanno totalmente chi manda lettere con proiettili, ma visto che sono stato chiamato in causa senza motivo agirò a mia tutela in tutte le sedi». «Le lettere di minaccia con proiettili non fanno parte del nostro modo di fare — conclude Andreoli —, e sul fatto che Bernardi possa aver fatto un gesto del genere lo escludo categoricamente».