La Mercanzia sprona le pmi «Puntate sull’Aim Italia»
Una quotazione «soft» su un segmento, quello dell’Aim Italia, che prevede regole meno rigide rispetto al mercato principale. Una strada che potrebbe interessare 200 imprese sulla via Emilia, secondo Ir Top Consulting, scelta dal Consorzio camerale per il credito e la finanza per assistere le pmi nello sbarco su Piazza Affari. Proprio Ir Top Consulting sarà martedì in Camera di commercio, per incontrare le aziende interessate a prendere lo stesso percorso di realtà come Bio On. «Abbiamo già una trentina di aziende iscritte», stima l’ad della società Anna Lambiase.
Che vede, sulla via Emilia, diverse realtà che trarrebbero beneficio dal grande salto: «Qui ci sono molte aziende interessanti dal punto di vista dello sviluppo». Con una quotazione potrebbero reperire più facilmente capitali per crescere. Sfruttando, da quest’anno, anche il credito d’imposta (fino a 500.000 euro). Non ci sono soglie per approdare sull’Aim Italia: «Ma il fatturato dell’azienda media è di 38 milioni, la marginalità del 15%», calcola Lambiase.
Sul percorso verso Piazza Affari punta molto la Mercanzia: «Il segmento Star è impegnativo, ma l’Aim è molto alla portata», spiega il presidente della Camera di Commercio Giorgio Tabellini. L’identikit di chi potrebbe sfruttare l’Aim, per Tabellini, è chiaro: «Un’azienda con brevetti inespressi, una produzione di qualità ma non riconosciuta e non ben redistribuita, chi vuole andare all’estero. Un’azienda con forte propensione alla crescita deve avere una dimensione che lo permette». Un ostacolo può essere la storica diffidenza di molte realtà che, spesso, sono a conduzione familiare: «C’è diffidenza, la cultura della quotazione è abbastanza remota nelle pmi — ammette il numero uno della Mercanzia — Per questo cerchiamo di far conoscere meglio la struttura».