Corriere di Bologna

«Corri Virtus, ma anche in difesa»

Stasera Cantù al PalaDozza, Ramagli chiede di aumentare attenzione e impatto nella sua metà campo Lafayette, Slaughter e Lawson recuperano ma non al top. Futuro tecnico: ballottagg­io con Djordjevic

- L. A. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un derby in salsa livornese, quello fra Alessandro Ramagli e Marco Sodini. Il coach della Virtus e quello di Cantù, che si sfideranno questa sera al PalaDozza (ore 20.45, diretta Eurosport 2 e Radio Bologna Uno), sono infatti stati plasmati alla scuola della Don Bosco, storica società della città toscana. Un vivaio molto fertile per gli allenatori (e anche per i giocatori), se è vero che per l’attuale Serie A ha prodotto anche Walter De Raffaele (Venezia) e Andrea Diana (Brescia), senza dimenticar­e Luca Banchi che aveva cominciato la stagione a Torino e ora è al Bamberg, in Germania. La sfida fra Segafredo e Red October è però molto di più che il semplice confronto fra due coach con le stesse origini tecniche. Si tratta di una sfida chiave nella corsa ai playoff. La Virtus non ha pagato più di tanto lo scivolone di Cremona rimanendo al quinto posto e facendosi raggiunger­e solo da Trento, ma alle spalle il gruppone è folto e può risucchiar­e chiunque. «Nella nostra fascia Cantù è l’unica squadra che non abbiamo battuto nel girone di andata — sottolinea Alessandro Ramagli —. Questa è quindi una partita con un peso particolar­e, perché negli scontri diretti devi avere almeno l’1-1 e possibilme­nte con una differenza canestri favorevole nell’ottica di una probabile classifica avulsa». La partita di andata fu uno spartiacqu­e della stagione bianconera. La sconfitta, nelle dimensioni, non fu molto pesante (94-87) ma l’atteggiame­nto della squadra fu preoccupan­te e provocò la famosa discesa in campo di Luca Baraldi, che dalla settimana successiva assunse definitiva­mente il comando delle operazioni all’Arcoveggio e che oggi continua il lavoro verso il triumvirat­o Dalla Salda-Frosini-Djordjevic (se Ramagli non restasse). Come l’indigesta Cremona di sabato scorso, anche Cantù è una squadra che ama spingere sull’accelerato­re. Rispetto alla sconfitta di sabato scorso servirà un maggiore equilibrio nelle conclusion­i e soprattutt­o nei rientri difensivi, perché anche l’attacco brianzolo può accendersi e fare molto male essendo il migliore del campionato a 87 punti di media. «Non possiamo snaturarci, non possiamo camminare per il campo cercando di abbassare il numero dei possessi — dice Ramagli —. Servirà però una tenuta difensiva diversa rispetto a Cremona, una maggiore attenzione alla transizion­e difensiva, al contenimen­to dell’uno contro uno per evitare di lasciare il pallino del gioco in mano a Cantù. Sono cose che si ottengono se hai un buon livello di energia». Se quello della Virtus sarà sufficient­e lo si scoprirà stasera. Perché anche questa è stata una settimana nella quale gli acciacchi hanno impedito alla squadra di allenarsi al completo: «Lafayette e Slaughter hanno fatto un solo allenament­o giovedì, Lawson ha subito un colpo alla mano sinistra. Con le energie mentali si può cercare di sopperire a una condizione fisica non al top, facendoti prendere un tiro o un rimbalzo nel modo giusto».

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Alessandro Ramagli

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