L’Altro Suono che vira a 360°
Al via stasera al Comunale Pavarotti la nuova edizione della rassegna con il concerto di Massimo Bubola. E poi la collaborazione con Angelica per il progetto con Uri Caine e Mike Patton
Quindici anni di collaborazioni, avviate con un mito dell’avanguardia europea come Karlheinz Stockhausen e nutrite da progetti che hanno coinvolto leggende del free jazz quali Cecil Taylor e Ornette Coleman. E poi l’indiano Dr. Ilaiyaraaja, divo delle colonne sonore di Bollywood, John Zorn, Arto Lindsay, Heiner Goebbels, Katia & Marielle Labèque, Terry Riley, Fred Frith e Annette Peacock. Anche quest’anno la bolognese Angelica e il modenese L’Altro Suono proporranno insieme una nuova coproduzione, Forgotten Songs, firmata da Mike Patton e Uri Caine e declinata in due serate, il 25 e 26 maggio al Teatro Pavarotti di Modena. Dieci anni fa i 2 festival avevano dato vita con Patton al progetto Mondo Cane, dedicato alla canzone italiana degli anni 50 e 60, con il cinquantenne cantante americano per la prima volta solista di un’orchestra sinfonica come la Filarmonica Arturo Toscanini. Nel 2008 Mondo Cane venne presentato anche a Bologna, in Piazza Santo Stefano, prima di iniziare un tour mondiale. Dieci anni dopo, in Forgotten Songs Patton si esibirà in duo con Uri Caine. In un contesto cameristico, un viaggio nella memoria alla ricerca di canzoni dimenticate. «È una collaborazione — sottolinea l’assessore regionale alla Cultura Mezzetti — che mette insieme due eccellenze nel campo della musica contemporanea in regione, che noi sosteniamo nell’ambito della Legge 13. Una sinergia importante, che anche quest’anno propone e produce nomi di grande prestigio nel panorama musicale contemporaneo». Nell’attesa già questa sera parte L’Altro Suono al Pavarotti di Modena con il concerto alle 21, ingresso da 4,50 a 15 euro, di Massimo Bubola e del suo gruppo. Il Testamento del Capitano è un percorso d’autore nelle canzoni della Grande Guerra, che affiancherà all’esecuzione di brani sia originali che riarrangiati del repertorio popolare interventi sulla memoria storica del conflitto e poesie di Ungaretti, Saba e Thovez. Concerto preceduto alle 18, nel Ridotto del teatro, da una lettura pubblica di Claudio Longhi e Claudio Calafiore di pagine del romanzo di Bubola
Ballata senza nome. Alla Prima guerra mondiale sarà dedicato anche il secondo concerto,
War Work: 8 Songs with Film, mercoledì 11 aprile, con Michael Nyman che insieme alla sua band e alla cantante Marie Angel presenteranno un ‘film con musica’ con immagini d’archivio e testi di poeti che hanno perduto la vita in battaglia. Un progetto che ricorda le sonorizzazioni di pellicole del cinema muto degli anni Venti già realizzate da Nyman, come ad esempio La corazzata Potemkin,
presentata a Modena nel 2014. Il 4 maggio si terrà il concerto della cantante tedesca Anna-Maria Hefele insieme al gruppo Supersonus, dal titolo La musica delle sfere. Un progetto nato nel 2012 che unisce solisti di fama internazionale in una comune ricerca di sonorità nuove in grado di collegare stili musicali diversissimi come quelli arcaico-etnici, barocchi e contemporanei. L’uso virtuosistico di strumenti desueti come lo scacciapensieri o la nyckelharpa si abbinerà alla scoperta di spazi sonori sull’onda di ritmiche indiane, armonie nordiche, modi africani e canzoni rinascimentali. E dopo il già citato concerto di Mike Patton e Uri Caine, il 30 maggio il festival si chiuderà con la terza edizione di Rock all’Opera, progetto volto a sostenere la realizzazione teatrale di un concept-album di un gruppo rock della regione con canzoni e musiche originali. Quest’anno la scelta è caduta sulla rock-opera Allucìnati, presentata dal gruppo Clexidra di Casalecchio di Reno. Nel frattempo, il 3 maggio il testimone da Modena passerà a Bologna e ad Angelica 28, che si aprirà al Teatro San Leonardo con le chitarre di John King ed Eric Chenaux per chiudersi il 27 maggio con un concerto che vedrà protagonisti Anthony Braxton e Jacqueline Kerrod. Nel mezzo spazio a David Berhman, Alvin Curran insieme a un gruppo formato da circa 100 musicisti con Antonello Salis, Giorgio Nottoli, Evan Parker con 3 concerti dedicati alla musica del sud-est asiatico, Gavin Bryars con un doppio ensemble italiano e l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Tonino Battista.