«Quel legame forte che dura anchedopo la fine del progetto»
Le storie di Anna e Raffaella che hanno aiutato Awal, Ismail e Shahfino alla maggiore età. E non solo
Una persona cara. Speciale. Un punto di riferimento. Anna Bonaduce e Raffaella Zerba descrivono così il ruolo di tutori volontari di minori stranieri non accompagnati. Entrambe hanno partecipato alla seconda edizione dei corsi formativi del Comune di Bologna, ormai tre anni fa: nonostante la tutela legale sia ormai finita, il rapporto con i ragazzi continua. «Ho assistito un solo ragazzo, Awal, per pochi mesi — racconta Bonaduce, 52 anni, sposata e con due figlie — poi è diventato maggiorenne. Ma continuiamo a sentirci e vederci, poco tempo fa l’ho aiutato a fare il curriculum». Awal ha 19 anni e viene dal Ghana: il suo sogno è diventare elettricista. «Durante la tutela l’ho aiutato con i compiti e per la preparazione all’esame di terza media. Ora sta facendo uno stage e ultimando un corso di formazione». Bonaduce già faceva volontariato, aiutando i ragazzi delle scuole nel quartiere Saragozza. «Quando ho visto il bando mi è sembrato impossibile non partecipare, non dare un contributo. All’inizio ero un po’ preoccupata, non sapevo se sarei stata davvero utile. Ma presto si crea un legame profondo con il ragazzo e tutto viene spontaneo». Un’esperienza positiva anche per Zerba, 46 anni, informatico: «Ho fatto due tutele, per Ismail del Benin e Shah del Pakistan. Con entrambi il rapporto continua, ci telefoniamo e usciamo spesso».
Proprio Shah poco tempo fa le ha confidato che la prima volta che si sono visti era molto emozionato. «Si è creato subito un legame: andavo a parlare con i professori , abbiamo girato Bologna e l’ho portato a Riccione e Verona. La cosa che gli piace di più è fare la spesa insieme, me lo chiede sempre». Oggi Shah sta facendo uno stage in un locale indiano, e vorrebbe mettersi alla prova in una cucina italiana. «Adora pasta e pizza, ma quando mia madre gli ha fatto le crepes con i funghi non era molto convinto...». Zerba farà un’altra tutela, ma non subito: «Il percorso con Shah non è ancora finito».
Raffaella Ancora oggi mi chiede di fare la spesa insieme