RICOSTRUIRE UN LEGAME SOLIDO
Ciò che sta accadendo a Imola in preparazione delle prossime elezioni amministrative è rivelatorio del modo in cui il Partito democratico sta affrontando l’attuale contingenza. Dopo i risultati delle ultime elezioni politiche, i suoi dirigenti hanno evidentemente compreso come ogni posizione in Emilia-Romagna sia diventata più contendibile che in passato. Nel caso imolese la risposta a ciò sembra puntare su due elementi. Primo, la scelta di una candidata civica che rappresenti una coalizione di centrosinistra, inusuale nelle regioni dove la sinistra ha sempre disposto di un ventaglio di candidati di partito, nella maggior parte dei casi tempratisi attraverso carriere politiche di più o meno lungo corso. Piuttosto, dalle nostre parti, il ricorso al candidato civico è stato in diverse occasioni la strategia dei partiti all’opposizione, i quali, essendo elettoralmente più deboli, cercavano così di catturare anche il voto dei cittadini non schierati e magari delusi dall’amministrazione in carica. Il secondo elemento messo in gioco è l’annunciato coinvolgimento dello scrittore Carlo Lucarelli, il quale si è reso disponibile a offrire una consulenza sui temi della legalità e della sicurezza. Al riguardo, il pensiero non può non correre al fenomeno delle celebrità in politica e degli endorsement, cioè alle situazioni in cui personaggi famosi, provenienti dal mondo dello spettacolo, della cultura o di altri mondi, sostengono candidati durante le campagne elettorali. Ciò è alquanto diffuso in altri contesti nazionali, ad esempio negli Usa. In Italia è un po’ meno consueto, ma certo non estraneo alla pratica del Pd di Renzi (che si fece accompagnare in visita al presidente Obama da diverse celebrità italiane).
Da tali orientamenti emerge la scelta, in una forma o nell’altra, di rivolgersi alla società civile, il che suggerisce come il partito stia provando a dare alla campagna elettorale un profilo meno politico. Considerando che il Pd si trova in una fase di transizione, la via percorsa a Imola può anche rivelarsi una soluzione di breve periodo, la risposta contingente all’incertezza a livello sia nazionale sia locale. Ma la vera sfida è evidentemente quella di una rigenerazione che non potrà certo avvenire limitandosi a «esternalizzare» puntando su componenti più o meno simpatetiche della società civile, ma solo ricostruendo un legame con gli elettori sulla base di una linea politica.