Lo scatto dell’Apt Alla presidenza c’è Davide Cassani
La Regione: scelta fuori dagli schemi, per il rinnovamento
L’impennata del turismo in città d’arte come Bologna non deve restare isolata. Deve riprendere a correre la Riviera e sullo slancio delle località di montagna c’è ancora molto da lavorare. La Regione ha scelto l’uomo che trascinerà l’Emilia-Romagna verso traguardi ancora da tagliare: è l’ex ciclista Davide Cassani, oggi commissario tecnico della Nazionale italiana. Classe 1961, faentino di nascita e tifoso rossoblù sfegatato, l’ex ciclista verrà proposto il prossimo 8 maggio dalla Regione come nuovo presidente dell’Apt. Sostituirà Liviana Zanetti, arrivata a conclusione del suo secondo mandato. Per quattro anni almeno, Cassani dovrà tirare la volata alla propria Regione.
«Siamo convinti che possa davvero essere un ottimo ambasciatore della nostra terra — affermano il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore al Turismo, Andrea Corsini annunciando la novità —. La tenacia, la correttezza e il talento che ha dimostrato in sedici anni di competizioni, la competenza e la disponibilità emerse nella carriera successiva, sono i valori e le caratteristiche dell’Emilia-Romagna e della sua gente, una regione sempre più attrattiva e che piace, visto il record di 57 milioni di presenze con cui si è chiuso il 2017: una crescita straordinaria che si deve al gioco di squadra con i territori e gli operatori pubblici e privati, ma non intendiamo certo fermarci, sicuri che si possa crescere ancora».
Dopo il caso Grassi, lo scandalo che coinvolse l’allora capo ufficio stampa dell’Apt sui rimborsi truccati, l’ingresso di Cassani porta con sé aria fresca. «Sicuramente è una scelta fuori dagli schemi e di rinnovamento, visto che solitamente per ruoli come questi vengono scelti ex amministratori», conferma Corsini. «Ma la scelta di Cassani —precisa — non ha nessuna relazione con quella storia, un caso spiacevole che si è risolto».
Il collega di Palazzo d’Accursio, Matteo Lepore si dice entusiasta della proposta della Regione (che incassa il plauso anche di Confcommercio Emilia-Romagna) e non a caso predica «trasparenza»: «È un’ottima scelta — dichiara — penso che lo sport sia uno degli elementi su cui investire di più per la promozione dell’Emilia-Romagna e di Bologna a livello internazionale, quindi collaboreremo al massimo, e penso che questa nuova Apt debba partire da parole d’ordine quali trasparenza, partecipazione dei territori e promozione a livello internazionale di una regione che può fare tanto per il futuro del nostro Paese ».
Cassani, professionista dello sport, «per noi è un grande acquisto che darà una forte impronta al turismo sportivo nella nostra regione», assicura Corsini. Da scalare, però, ci sono anche montagne. «Sull’Appennino, in effetti, bisognerà continuare a lavorare: negli ultimi anni era stato un po’ maltrattato, ma adesso le percentuali di crescita più significative le stiamo registrando proprio per l’Appennino e le città d’arte, credo quindi che la scelta strategica di puntare non solo sulla neve ma anche su altri fronti, come le attività outdoor, ci abbia premiato». Le distanze con le località delle Dolomiti restano però abissali. «Abbiamo un deficit di ricettività nello standard medio-alto. In Appennino ci sono molte seconde case, ma pochi alberghi di livello. Bisognerebbe riqualificarsi, dotarsi ad esempio di aree benessere, per risultare competitivi con le strutture delle località sciistiche altrui». Costa, però. «Per questo abbiamo fatto un bando ad hoc e sempre per questo stiamo pensando a un fondo centrale di garanzia che sarà pronto prima dell’estate». Regione e Cassa depositi e prestiti garantiranno la solvibilità per prestiti (a tasso quasi zero) fino all’80%. «E non a caso a beneficiarne saranno gli albergatori, ma con premialità per quelli dell’Appennino».