«Tornate vincitori»
All’ultimo piano degli edifici in via S. Stefano 116 e 118, attualmente adibiti a ospedale, è scoppiato un incendio che solo per caso non ha provocato vittime. Dopo il crollo del soffitto, il fuoco si è diffuso in molti altri locali. I pompieri, saliti sui tetti, hanno lavorato davanti a una nutrita folla di curiosi tenuta a bada dai carabinieri. Partiti per il fronte alcuni reparti di cannonieri, festeggiati dalla gente assiepata per le strade. Diversi gli indirizzi di saluto. Il gen. Segato, a cavallo, li ha spronati: «Tornate vincitori. Bologna soltanto tali vuol vedervi ritornare. Ricordatevene». Un discorso è stato fatto anche dal soldato Buttolo, mutilato. La città ha salutato festosamente la delegazione della Croce Rossa americana che festeggiava il primo anno dell’ingresso in guerra degli Stati Uniti. Nella sede della American Red Cross, in via Castiglione 10, si è tenuto un ricevimento a cui ha partecipato anche il sindaco. Il morale dei bolognesi è basso. Girano voci incontrollate di pericoli imminenti e soprattutto manca tutto. Imposto il razionamento con tessera per il mangime da bestiame e per gli olii e i grassi. Il latte è di fatto scomparso. Alla città ne servirebbero 150 q. ma se ne raccolgono meno di 30 e fra poco anche meno. Si sta cercando di convincere le massaie ad utilizzare il burro vegetale che i francesi chiamano «cocose». Nonostante sia descritto come più sano perché estratto da noci dei paesi tropicali, specie di palma, le vendite non decollano. Si spera abbia più successo l’Associazione «Orti civici educativi» che ha lo scopo di occupare i terreni incolti per aumentare la «produzione delle ortaglie e ridurne i prezzi al mercato». Giovani e donne sono invitati ad arruolarsi in questa sorta di milizia civile. Per la prima volta però si sentono lamentele sul ruolo delle donne nel mondo del lavoro. Una parte del disservizio tranviario è adesso attribuito alla presenza massiccia di donne che hanno sostituito gli uomini al fronte. Ci si sta chiedendo: quanto il gentil sesso potrà resistere nei lavori faticosi? E inoltre, si può essere madre e operaia e crescere egualmente figli sani di corpo e di mente?