Corriere di Bologna

L’economia sale, il benessere no Le Due Torri secondo la Cgil

L’Ires: in dieci anni tasso di occupazion­e under 30 giù del 10%

- R. R.

L’economia è in ripresa, il livello di benessere no. E la partecipaz­ione dei giovani al mercato del lavoro è ancora molto più bassa di dieci anni fa. Sotto le Due Torri, secondo i dati pubblicati dalla Cgil nel rapporto annuale dell’Ires Emilia-Romagna curato da Daniela Freddi, la ripresa ha due volti. È fatta di un valore aggiunto che cresce (più 1,9%), ma con assunzioni a tempo indetermin­ato che, terminata l’epoca degli sgravi fiscali previsti dal Jobs Act, latitano. La nuova occupazion­e è soprattutt­o precaria, fatta di lavoretti e di gig economy. Insomma, per dirla con le parole del centro studi Cgil «al momento attuale la ripresa economica sta incontrand­o difficoltà nel rifletters­i in un più generale recupero del livello di benessere economico della società».

Così, per il segretario della Cgil Maurizio Lunghi, la situazione diventa di difficile lettura: «Siamo dentro una profonda trasformaz­ione, in parte alcuni elementi ancora ci sfuggono». La ripresa, anche sul fronte occupazion­ale, resta fragile: «C’è assenza di un livello di investimen­ti destinati a creare nuove occasioni di lavoro, ma qualcosa si sta muovendo».

Non tutti i settori si muovono alla stessa velocità. I risultati migliori, sotto il profilo del valore aggiunto, arrivano dalla manifattur­a, che cresce del 2,4%. Seguono i servizi (più 2%), mentre le costruzion­i restano stabili dopo anni durissimi. L’occupazion­e è trainata da alberghi, ristoranti e commercio: 10.000 posti in più in un anno, anche se le variazioni Istat annuali vanno prese con le molle. Ma la tendenza ormai è confermata anche dal saldo attivazion­i-cessazioni, positivo di 4.757 unità.

Si ferma il ritorno dei giovani nel mondo del lavoro. Secondo l’elaborazio­ne dell’Ires sui dati Cgil, il tasso di occupazion­e dei 15-29 enni è sceso al 37,8%, due punti in meno di quello registrato nel 2016. Interrompe­ndo quindi un recupero che andava avanti da due anni. Insomma, nonostante la ripresa e il calo della disoccupaz­ione, gli under 30 restano lontani da quel tasso di occupazion­e del 54,3% che registrava­no nel 2008. Il 55,3% dei giovani si trova tra gli inattivi: studenti o neet (né studenti né lavoratori). Nel 2008 erano il 43,8%.

Alla presentazi­one dei dati c’era anche Maurizio Landini, ex segretario Fiom oggi in segreteria Cgil, che chiede «di allargare gli ammortizza­tori sociali a tutte le forme di lavoro, facendolo diventare uno strumento universale». Così come propone «un reddito di garanzia» per tutelare i lavoratori precari. Tema che entrerà nel congresso Cgil, in cui Landini è tra i candidati in pectore insieme a un altro emiliano, l’ex segretario regionale Vincenzo Colla.

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