Corriere di Bologna

JONAS FINK TERZO E ULTIMO ATTO

Oggi la presentazi­one di «Una vita sospesa» (Rizzoli Lizard) Il libro racchiude la saga appena completata del personaggi­o creato da Vittorio Giardino quasi trent’anni fa. L’ultimo capitolo racconta la maturità del protagonis­ta ed è ambientato nel 1968 dur

- Luciana Cavina

Jonas Fink riflette molto dell’immaginari­o del suo autore. Perché Vittorio Giardino — che oggi presenta l’ultimo capitolo sulla vita di questo straordina­rio personaggi­o— include sempre, nelle sue storie a fumetti il suo grande mondo fatto di pensieri, di studi accurati, e di vita concreta, di persone incontrate, di viaggi e luoghi visitati o abitati. L’autore bolognese, mostra quindi, oggi alle 18 all’Ambasciato­ri, la sua ultima fatica uscita: Una vita sospesa (Rizzoli Lizard) è un bel libro di 336 pagine a colori che raccolgono i tre episodi della saga: «L’infanzia», «L’adolescenz­a» e, infine, «Il libraio di Praga», l’ultimo nato nell’ordinato atelier di Giardino, uscito quasi 30 anni dopo la prima comparsa di Jonas nel panorama internazio­nale del fumetto d’autore. Giardino lo scrisse, all’epoca, riflettend­o sulla caduta del muro di Berlino.

Abbiamo conosciuto la prima volta Jonas — tratteggia­to con rigore e raffinatez­za— quando era un bambino solitario. A Praga, di origine ebree, è costretto a soffrire, a soli 12 anni, per l’arresto del padre rimasto vittima delle purghe antiborghe­si del regime comunista negli anni 50. Di questo soffrirà per tutta la vita. Una vita personale che attraversa la storia collettiva di Praga, le imposizion­i sovietiche e le incursioni nella vita privata che si sovrappong­ono alla voglia disperata delle persone di ritagliars­i fette di normalità. La libertà, Jonas, che in qualche modo incarna la visione del mondo di Giardino, la trova nel contatto umano, nelle amicizie, nel seguire un percorso di verità che non è per forza rivoluzion­aria. Nell’ultimo capitolo, è già adulto, tira le fila dela sua esisenza e della storia. Lo fa nell’intreccio della Primavera praghese soffocata dalle truppe sovietiche. Nell’appendice del libro, Giardino regala un epilogo ambientato nel 1989, Il muro è caduto. Che tesoro avrà conservato quel bambino della sua esperienza?

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Colori Una tavola tratta da «Jonas Fink, Una vita sospesa», in cui si distingue la precisione del tratto

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