Corriere di Bologna

«Ora sogno di eliminare le V nere»

La stellina ex Fortitudo spera nei playoff a Reggio. «Pozzecco? Era un mio idolo...»

- di Enrico Schiavina © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Leonardo Candi, vincendo il recupero con Cremona la sua Reggio Emilia è ancora in corsa per i playoff.

«Servirebbe un 4 su 4: molto difficile, ma ci proveremo fino alla fine. Sarebbe bello se l’ultima con la Virtus fosse uno spareggio, dentro o fuori. E magari vincerlo, facendola fuori dai playoff».

Si può già fare un bilancio del suo primo anno di A?

«Molto impegnativ­o ma bello, per la prima volta via da casa, ma qui a Reggio Emilia mi hanno aiutato tutti e sto benissimo. In campo è stata dura, specie all’inizio, il salto di livello è nettissimo e l’ho pagato, però pian piano sono cresciuto, ho giocato e messo il mio mattoncino. È stata una grande esperienza, specie quella europea».

Le partite migliori le ha fatte proprio in Eurocup.

«Forse perché avevo compiti diversi, soprattutt­o difensivi. Contro avversari forti, e a me le sfide difensive piacciono. Arrivare in semifinale, nella seconda coppa europea, per Reggio è stato un grande risultato».

Com’è l’Europa?

«Per me tutto nuovo, da imparare. Livello altissimo, viaggi massacrant­i, 14 ore per arrivare a Kazan e intanto devi prepararti per Avellino. Una cosa che mi ha colpito? In Russia, in Germania, in Francia, palasport grandi e belli ma pubblico freddino. Ero abituato diversamen­te, anche a Reggio. La Fossa poi sarebbe la curva più calda d’Europa».

Bologna è vicina o lontana?

«Sono venuto poco a casa, troppi impegni, viaggi, e poi qui è tutto perfetto. Ma sento tanti amici, vengono i miei genitori. Anche se sono sempre tutti e due abbonati Fortitudo».

L’A2 la sta seguendo?

«Certo. Spero più avanti di venire qualche volta al palazzo a vedere la Effe nei playoff. Ma non ho capito questi calcoli sull’ultima giornata».

Si dice sia meglio secondi che primi.

«Ma no, è sempre meglio avere il fattore campo a favore! Nei due anni scorsi non l’abbiamo mai avuto e alla fine è proprio quello che abbiamo pagato. Altrimenti saremmo saliti noi, una volta o l’altra». Ha seguito la vicenda Boniciolli?

«Gli ho scritto per salutarlo. Giusto pensare prima alla salute. Credo ci sia stato un grande equivoco: tra me e lui mai un problema. Ed io devo solo ringraziar­lo. Mi ha fatto piacere sentire che, tra le cose che ha ricordato di questi anni, ha citato me, lanciato dalla B2 a dove sono adesso».

Per lei parlò di Nazionale in tempi non sospetti.

«Per ora solo nella lista dei 24, e mancavano quelli di Nba ed Eurolega. Chiaro che fa piacere, ma la strada è ancora molto lunga».

Pozzecco?

«Non lo conosco. So solo che, quando giocava, io ero un cinno in gradinata. E naturalmen­te lui era un mio idolo».

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Talento L. A. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Leonardo Candi, bolognese cresciuto nella Fortitudo, ha giocato la sua prima stagione a Reggio Emilia

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