Corriere di Bologna

Dopo le Cucine Popolari, la colazione per i clochard

L’iniziativa di Morgantini in un centro anziani: latte, cornetti e giornali per i senza casa

- Olivio Romanini @olivioroma­nini

L’iniziativa piacerebbe certamente a Papa Francesco e piacerà di sicuro anche al vescovo Matteo Zuppi. «Quando abbiamo visto le panchine anti-clochard in stazione a Bologna — racconta Roberto Morgantini, una vita nella Cgil ad occuparsi degli immigrati e oggi animatore delle Cucine Popolari — abbiamo pensato di mettere in campo un’iniziativa di segno opposto per dire una specie di buongiorno ai senza casa che dormono per strada o anche nelle strutture del Comune, per farli sentire meno soli in città dopo una notte fuori». A Morgantini e al gruppo di volontari che lo aiuta è venuta l’idea di organizzar­e una colazione al mattino per i senza fissa dimora della città, una specie di colazione sospesa permanente. Il posto è già stato trovato ed è il centro sociale anziani che sta di fronte alla Cucina popolare di via del Battiferro, che ha già un bar interno. Ma si è deciso di fare le cose in grande: verrà chiesto ad alcuni bar di Bologna di donare qualche brioche tutti i giorni, ad Alce Nero verranno chiesti i biscotti, alla Fabbri le marmellate, all’Eridania lo zucchero e sarà coinvolta anche la Coop mentre il latte è stato chiesto alla Granarolo. Per un servizio com- pleto è stato anche chiesto ai quotidiani con una cronaca della città di donare qualche copia del giornale al mattino. «Dovremmo essere pronti per l’inizio di maggio — spiega Morgantini — e inaugurere­mo la struttura con il sindaco Merola». Non cambierà la vita di nessuno ma di sicuro per una persona che ha passato la notte fuori casa non sarà male trovarsi al mattino davanti a qualcuno che ha preparato una colazione per lui.

È quasi tutto pronto manca solo il nome dell’iniziativa e Morgantini ci sta pensando su. L’idea della colazione fa venire in mente la fiaba di Cesare Zavattini, Miracolo a Milano, un mondo dove «buongiorno vuole dire veramente buongiorno» e non è escluso che alla fine la colazione per i clochard diventi una specie di «buongiorno» della città. Si vedrà.

Intanto Morgantini si gode il successo delle Cucine Popolari, una specie di mensa della Caritas aperta a tutti, anche a chi vuole dare una mano e contribuir­e al progetto che si basa sulle solide spalle dei volontari. Nelle tre cucine popolari della città (le altre due si trovano in via Sacco e in via Lodovico Berti) vengono serviti complessiv­amente circa 250 ospiti alla settimana e le mense restano aperte 4 giorni la settimana a pranzo anche se poi, con gli avanzi, ci si organizza anche per la cena. Le persone arrivano lì su segnalazio­ne dei servizi sociali o delle parrocchie. L’obiettivo è quello di aprirne una in ogni quartiere della città e quest’anno sarà la volta del Savena. A pranzo ogni tanto arriva anche il vescovo Matteo Zuppi e c’è da giurarci che appena potrà, andrà anche a fare colazione con i senza casa. E gli dirà «buongiorno».

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