Corriere di Bologna

Ballet Flamenco Español Canto, danza e musica nel nome di Tito Osuna

Teatro Duse

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In Medio Oriente, dove hanno tenuto i loro ultimi spettacoli, hanno trionfato. Ora, dopo il debutto in prima nazionale al Massimo di Palermo, il Ballet Flamenco Español, conosciuto anche come Compañia Flamenca Juanma è atteso stasera al Duse di via Cartoleria (ore 21, info 051/231836). Sono diversi i motivi per cui è bene non perdersi questo appuntamen­to. Uno riguarda ovviamente la tradizione. Ovvero, l’arte antica e seducente, fascinosa e armoniosa, malinconic­a e struggente delle culture gitane che sono arrivate fino a noi. E se oggi questa arte che è insieme musica, danza e canto è inserita dall’Unesco come patrimonio immaterial­e dell’umanità, vuole dire che le forme di espression­e che la compongono si sono fuse in un linguaggio unico e irripetibi­le da preservare. Un secondo motivo ha a che fare con il prestigio della compagnia. Un primato meritato perché in pochi anni questa compagine, oggi diretta da Tito Osuna, si è imposta per la sua qualità, essendo formata dai solisti delle migliori realtà di flamenco al mondo. Il terzo, più attuale e che ci porta qui, oggi, a Bologna, è la musica dal vivo e il repertorio. Il corpo di ballo sulla scena è accompagna­to dalla musica finalmente dal vivo (fatto non scontato, specie negli ultimi anni). Eseguita, peraltro, da ospiti come il pianista Manolo Carrasco e il chitarrist­a Antonio Sanchez discendent­e della famiglia De Lucia insieme a Paco Soto, seconda chitarra, Pedro Esparza, flauto e sax, uniti alle voci di Paz De Manuel e Desire Paredes. Un ensemble ideale per dialogare con il corpo dei protagonis­ti, tra battute di mani e piedi su tablao in un crescendo di velocità e vertigine. Infine, dicevamo, il repertorio. (Pa. Ga.)

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