Asili, i sindacati all’attacco in ordine sparso. Tutti contro la Ies
Il caso
«Sono stati buttati via due anni di lavoro. Il Comune non ha un progetto per garantire il servizio alle famiglie durante il periodo estivo. Questa è l’unica conclusione a cui si può giungere dopo gli avvenimenti di questi giorni». In un lungo comunicato la Cisl- Fp attacca duramente Palazzo d’Accursio e l’assessore Marilena Pillati, in seguito alle dimissioni del direttore della Ies Maurizio Ferretti. E già annuncia: «Cisl si sfila dal percorso illustrato il 23 aprile, perché chiede con forza una progettualità per i servizi educativi e scolastici e non solo per la mancata organizzazione del mese di luglio, perché il problema a questo punto non sono i centri estivi, ma è cosa fare delle insegnanti durante quell’unica settimana in cui devono all’amministrazione 36 ore. In 4 anni di Ies non si è risolto nulla. Cisl a questo punto si defila dalle decisioni dell’amministrazione sui centri estivi». Uno strappo forte, quello della Cisl, a cui è seguito, ieri, l’intervento di Cgil: «La scelta di delegare completamente al privato il servizio estivo quest’anno non può che essere considerata come soluzione temporanea nelle more di una soluzione definitiva che identifichi con chiarezza il progetto pedagogico, il personale necessario e le modalità del servizio». E la Cgil torna all’attacco su uno dei nodi principali: «Bisogna affrontare molti temi. È indispensabile l’armonizzazione dei diversi contratti coesistenti nella Ies e con gli approfondimenti necessari per tutto il personale dei servizi educativi e scolastici, quindi non solo materne ma anche nidi, non solo educatori ma anche pedagogisti, amministrativi e collaboratori. E poi bisogna implementare il personale amministrativo dell’Istituzione». Sgb attacca invece il presidente della Ies, Paolo Marcheselli, che ieri dalle colonne del Corriere di Bologna aveva fatto alcune valutazioni sulle condizioni della Ies e sulla battaglia delle maestre. «Marcheselli — scrive Sgb — impersonifica il concetto di concorrenza con il privato verso le condizioni pesantemente peggiorative sia per le lavoratrici che per la qualità del servizio che questo propina. La Ies è un passaggio verso la privatizzazione ed oggi questo vecchio, vecchissimo tentativo torna a manifestarsi». Ma Marcheselli vuole precisare: «Non voglio esprimere nessuna specifica critica al corpo docente del Comune di Bologna, tra i più stimati e apprezzati, che nell’esercizio delle proprie funzioni offre quotidianamente alta professionalità e impegno che devono essere riconosciute. Altra cosa è quando il docente lavoratore si confronta sui temi contrattuali di lavoro, ponendo questioni sindacali sulle quali a volte è legittimo dissentire».
Delusi Cisl: «In quattro anni non si è risolto nulla Serve un progetto , e non solo per luglio»
Cgil: estate tutta al privato scelta temporanea. Sgb contro Marcheselli