Corriere di Bologna

Bologna-Milan Donadoni ai suoi «Siate cattivi»

Donadoni carica i suoi per centrare l’anelata vittoria contro una big Ritorno al Dall’Ara del tecnico dopo gli striscioni: «Sono tranquillo»

- di A. Mossini

844 giorni dopo, il Bologna ci riprova: dallo 0-1 di San Siro in casa del Milan del 6 gennaio 2016 a oggi, quando i rossoblù cercherann­o quella vittoria su una big che latita da allora. Il colpaccio che manca è un cruccio del Bologna e proprio su questo verte buona parte della conferenza stampa della vigilia di Roberto Donadoni: «La coscienza di poter battere una grande squadra l’abbiamo avuta ma il risultato non è mai venuto. Penso al Milan e all’Inter all’andata, o alla partita di Napoli: ci è sempre mancato quel salto di qualità. Bisogna fare quel qualcosa in più per incidere maggiormen­te dell’avversario: contro le grandi squadre bisogna essere cattivi e aggressivi, altrimenti loro con la qualità la giocata la trovano». Vale anche per i rossoneri: non saranno più la squadra dei trionfi in cui giocava Donadoni o quella vincente che in mediana aveva la grinta del suo dirimpetta­io odierno Gattuso, ma cercano punti per una qualificaz­ione europea.

Il Bologna, dal canto suo, vuole la vittoria anche per superare i 41 punti della passata stagione con tre giornate di anticipo: «Significhe­rebbe fare già un punto in più dello scorso anno, mi auguro che i tifosi diano una mano ai ragazzi e alla squadra». Donadoni torna al Dall’Ara per la prima volta dopo gli striscioni nei suoi confronti («Sono tranquillo») e cerca di stimolare i suoi ragazzi, che nelle ultime quattro giornate affrontera­nno squadre con obiettivi precisi, dall’Europa League allo scudetto, fino alla salvezza. «Essere ago della bilancia e misurarsi con squadre che si giocano qualcosa è stimolante — sottolinea — e servirà una prestazion­e al top sia sul piano fisico che mentale. Questo Milan mi pare adeguato al carattere di Gattuso: nell’ultimo periodo gli è mancata un po’ di continuità ma ci sta, perché per settimane hanno vissuto davvero un grande momento. Dopo certe partite negative, queste squadre hanno sempre una reazione». Al Milan arrabbiato dopo il ko interno contro il Benevento Donadoni opporrà un 4-3-3 con il recuperato Pulgar al centro della mediana. I pericoli pubblici numeri uno sono gli esterni d’attacco rossoneri Suso e Calhanoglu («non dovremo dare loro spazi») mentre nel Bologna resta fuori Destro, ancora ko per una contusione al ginocchio. In avanti quindi ci sarà Palacio, a cui Donadoni sottopone una

” Essere ago della bilancia e misurarsi con squadre che si giocano qualcosa è stimolante e servirà una prestazion­e al top sia sul piano fisico che mentale

sorta di contratto in bianco per il futuro: «Rodrigo è un esempio costante per tutti, magari ora non è così incisivo nelle finalizzaz­ioni ma l’apporto in campo resta il medesimo. Rimanere qui a fine stagione sarà una scelta solo sua, da parte nostra c’è la volontà e la speranza che resti: è stato, è tuttora e mi auguro che sia anche per il prossimo anno un giocatore fondamenta­le per il nostro gruppo».

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Patrick Cutrone
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Rodrigo Palacio
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Tonico L’allenatore Roberto Donadoni vuole vincere contro il Milan
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