Corriere di Bologna

FARE SHOPPING CON TROPPI RISCHI

- di Marco Marozzi

Aquesto punto c’è da sperare che le «porte girevoli» fra coop e amministra­tori pubblici funzionino. È la grande attesa di mercati piccoli e grandi, tradiziona­li o discount. Dove l’affollamen­to di clienti richiama «soggetti poco raccomanda­bili di varie etnie». Parole di Lega coop, non più rossa, sempre guidata da iscritti al Pd. Razzismo? No, foto di una situazione e di paure diffuse: dalla periferia alle Due Torri. Si infila nella città che celebra il boom turistico e in quella che vive come può. C’è la «Bologna civile e operosa» — evocata nei secoli, dai pittori Carracci al politico Merola — dietro l’esposto presentato dalle Coop al sindaco, al prefetto e al questore. Chiedendo di applicare il Daspo urbano, l’allontanam­ento coatto. Misura cui tre possono ricorrere in base a una legge del 2017. Per ora messa in atto per dieci che dormivano sotto i portici e per spacciator­i della Montagnola. Le Coop ex rosse, attraverso Claudio Bernardi, responsabi­le sicurezza Coop Alleanza 3.0, chiedono di usarlo contro chi aggredisce clienti e personale dei market di piazza dei Martiri e di via Nazario Sauro. Appena la notizia del Corriere di Bologna è apparsa sul web, l’allarme è stato rilanciato da chi vive la vicenda nei propri esercizi. «Chissà se adesso faranno qualcosa?» era la domandaspe­ranza che circolava fra i tavolini di Tamburini e fra i libri e le delikatess­en della Coop Ambasciato­ri. La salumeria di via Caprarie e il grande fornaio Atti tutti i week end e le feste stipendian­o un servizio di guardie private di sicurezza. L’Ambasciato­ri è presidiata dalla Coopservic­e, come gli altri market negli orari di punta e alla sera. «Rubano di tutto — è il racconto generale — Trolley di turisti, borse, portafogli, telefonini. Spesso i ladri sono in giacca o signore ben vestite. Profession­isti veri, possiamo fermarli solo dentro il negozio, ma il taccheggio è subito derubricat­o. Fuori non possiamo bloccare nessuno». Storie identiche attraversa­no il Mercato di Mezzo, le Erbe, H&M. I profession­isti del centro diventano dei balordi violenti in periferia. Differenze di classe. Nelle chiese le cassette delle elemosine sono vuotate, in quella dei Santi Bartolomeo e Gaetano hanno rubato reliquari dietro l’altare e vassoi d’argento in vendita contro la lotta alla fibrosi cistica.

Tutti sperano che l’esposto coop muova qualcosa. Porte girevoli? Battuta di qualche mese fa del segretario pd, Francesco Critelli, che voleva attaccare il legame fra coop e amministra­tori. Ora è diventato deputato e rimane segretario.

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