Botte al Chaplin. Ma non è un film
Lavoratore denuncia il gestore: picchiato perché chiedevo gli arretrati. La replica: falso
Un dipendente del cinema Chaplin di Porta Saragozza ha denunciato il gestore dell sala, Alessandro Morandi Berselli, accusandolo di averlo insultato e preso a pugni e calci perché reclamava i suoi arretrati. L’uomo è stato refertato in ospedale e i carabinieri hanno raccolto la sua denuncia. L’imprenditore però smentisce la ricostruzione e gli altri dipendenti hanno appeso un cartello fuori dal cinema in cui solidarizzano con Morandi.
Calci e pugni al cinema Chaplin di porta Saragozza, ma sullo schermo nessun film d’azione. Ad andare in scena, secondo quanto denunciato da un dipendente della sala cinematografica e dal sindacato Fistel-Cisl, sarebbe invece stata una violenta lite tra il lavoratore e Alessandro Morandi Berselli, titolare del gruppo cinematografico proprietario anche del cinema Fossolo e, fino a pochi mesi fa, del Capitol, che sarà ridimensionato per fare spazio a delle attività commerciali. Stando a quanto riportato nella denuncia presentata ai carabinieri di Casalecchio dal 40enne venerdì mattina, si sarebbe trattato di un’aggressione da parte di Morandi Berselli avvenuta giovedì sera e scatenata dalla richiesta di alcune mensilità arretrate: i mancati pagamenti riguarderebbero anche la moglie, anche lei in passato alle dipendenze della società.
Secondo il racconto del dipendente, che fa il proiezionista, «il gestore si è indispettito perché dei nuovi dipendenti hanno letto nella chat del lavoro le mie dimostranze per i mancati pagamenti. Mi ha cacciato dal cinema dicendomi che non avrei più lavorato per lui. Quando stavo timbrando il cartellino mi ha preso alle spalle tirandomi due pugni. Io ho solo ricordato che ho stipendi arretrati da novembre e mia moglie da settembre, dopo aver lavorato per loro per cinque anni». Sul posto sono intervenuti una volante della polizia e un’ambulanza: l’uomo è stato trasportato all’ospedale Maggiore e dimesso con una prognosi di cinque giorni per un trauma al volto e delle escoriazioni alle gambe e alle braccia.
L’imprenditore però smentisce la ricostruzione e parla di «un lavoratore svogliato e
Il racconto
«Ho scritto degli stipendi nella chat dei dipendenti, lui mi ha preso subito a pugni»
indisponente verso i colleghi e le altre persone, sta creando un grave danno d’immagine ai nostri cinema», una versione quest’ultima confermata anche da un cartello apparso sulla saracinesca del Chaplin e firmato dagli altri dipendenti della sala che hanno difeso il titolare: «Non abbiamo mai avuto problemi con il datore di lavoro, lui (il collega, ndr) si è inventato tutto mettendoci nel caos». Tesi ulteriormente sottolineata da una dipendente del Chaplin, compagna di Morandi Berselli, testimone dei fatti e citata anche nella denuncia. «Avevo richiamato il collega per il suo comportamento poco attento sul posto di lavoro, mi ha lasciato sola con la sala piena — racconta la donna —. Lui per tutta risposta ha iniziato a scrivere sulla chat dei lavoro insultandomi e chiedendo gli arretrati, che comunque spettano a tutti, anche a me. Sanno tutti che il Capitol ha chiuso e anche delle difficoltà accumulate. Quando il titolare è intervenuto lui ha avuto un atteggiamento aggressivo e ha pure simulato una caduta. Non lo ha toccato nessuno e io lo denuncerò per gli insulti che ha rivolto».
Ma per Stefano Gregnanin della Fistel-Cisl «è l’ennesima dimostrazione delle carenze di questo gruppo imprenditoriale, già denunciate in passato, se i cinema sono in crisi e i pochi rimasti sono affidati a persone così, siamo messi male».
” Morandi Non c’è stata nessuna aggressione, si tratta solo di un lavoratore svogliato e indisponente verso i colleghi e le altre persone, sta creando un grave danno d’immagine ai nostri cinema