Filippine, la comunità con il primato delle donne
Il 60% è donna, al lavoro con gli anziani o nelle pulizie Si ritrovano alla Montagnola e ai Giardini Margherita
I primi sono arrivati a metà anni 80. Non erano più di 100, oggi sono 5.000. Sono i filippini e vantano un primato: a Bologna oltre il 60% è donna.
Sotto le Due Torri dalle megalopoli sovraffollate delle lontane isole del Pacifico, attraversate dal tipico Jeepney, il principale mezzo di trasporto pubblico delle Filippine tutto colorato. I primi filippini in città sono arrivati a metà degli anni Ottanta. Non erano più di cento, oggi sono più di 5.000. In tutta la città metropolitana, invece, sono 6.233. La comunità filippina a Bologna è molto popolosa, ma ha un primato rispetto ad altre comunità: ben oltre il 60% di loro sono donne.
Quella dalle Filippine è sempre stata un’emigrazione in rosa rispetto a quella di altri paesi dell’Asia, e l’impegno di quante vivono e lavorano a Bologna con diverse associazioni mira proprio all’integrazione e al superamento di dinamiche patriarcali. Molte donne sono arrivate in città da sole, seguendo il consiglio di alcune amiche che le hanno precedute. «La percentuale delle donne emigrate dalle Filippine a Bologna è più alta rispetto a quella degli uomini perché siamo più disposte a fare lavori umili — spiegano dall’associazione Alleanza dei Bulakenios — . Le donne trovano lavoro più facilmente. Molte sono laureate ma nel nostro Paese d’origine manca il lavoro. Così qui facciamo qualsiasi cosa: lavoriamo nei bar, per le cooperative di pulizie, o come colf e badanti. Poi c’è chi ha deciso di studiare e laurearsi qui in Medicina. In tutta la città metropolitana ci sono tre dottori». Molti di loro arrivano con un diploma da infermiere che poi convertono con il titolo italiano. Gli iscritti all’università, che scelgono soprattutto le scuole di Ingegneria ed Economia e commercio, sono molto pochi rispetto agli studenti stranieri di altre comunità altrettanto popolose. Per l’anno accademico 2017-2018, per esempio, gli studenti filippini iscritti all’Alma Mater sono appena 28, che corrisponde a uno 0,47% del totale degli iscritti stranieri che sono 5.992.
La comunità filippina è molto unita e altrettanto attiva sul territorio bolognese, tanto che le associazioni registrate sono 25, ma ce ne sono molte altre senza un proprio statuto. Tra le curiosità, c’è da segnalare il fatto che ben cinque associazioni sono nate per corsi di Zumba, corsi di fitness accompagnati da musica per lo più caraibica. E ci sono due associazioni di ex militari. Tutte le domeniche organizzano feste per potersi ritrovare con le diverse associazioni. Il più delle volte si incontrano al centro interculturale Zonarelli di via sacco 14, dietro ai palazzoni di via Gandusio. Ma i luoghi della città in cui preferiscono incontrarsi, soprattutto quando il buon tempo lo permette, sono il parco della Montagnola e i Giardini Margherita: «Nel nostro tempo libero adoriamo cimentarci nel karaoke o giochiamo a carte», spiegano.
Per quanto riguarda la religione, i filippini si dividono in cinque comunità: sono soprattutto cattolici, poi ci sono i testimoni di Geova, gli Evangelisti, e i componenti della Iglesia di Cristo, movimento religioso filippino.