LA PUNIZIONE PER I «DISERTORI»
Si è tenuta un’adunanza di senza casa e sfrattati. Dopo aver eletto alla presidenza Antonio Cremonese, si è deciso di inviare un telegramma di protesta al ministro Sacchi.
Molte voci stanno circolando a Bologna sulle intenzioni punitive del governo nei confronti dei prigionieri di guerra italiani. Si dice che le autorità — convinte che i soldati si fossero arresi volontariamente al nemico — non intendano sostenerli, ostacolando persino l’invio degli aiuti dei parenti. In effetti i pacchi con i viveri non stanno arrivando ai detenuti nei campi austriaci. Per cercare di soccorrere in modo effettivo i prigionieri abbandonati dalle istituzioni, si è appena costituita a Bologna la Lega delle famiglie dei prigionieri di guerra, con sede a Palazzo Pepoli, in via Castiglione. Giunge notizia da Roma della morte di S.E. Pietro Paolo Beccadelli, principe di Camporeale. Figlio di donna Laura Acton sposatasi, dopo la morte del marito Domenico di Camporeale, con Marco Minghetti. Paolo, sino a quando è stata viva la madre, veniva spesso nella villa di Mezzaratta dove lo raggiungevano molte autorità nazionali e internazionali. La notizia della sua morte non ha avuto grande risalto poiché nel 1915 il principe fu un accanito sostenitore della neutralità, influenzato probabilmente dal fatto che la sorella, Maria, è la moglie di von Bülow. È giunta nella cattedrale di San Pietro l’effige della Madonna di San Luca. Nonostante l’ora tarda, molta folla si è assiepata lungo la strada. Furti, truffe e borseggi aumentano. C’è chi viene arrestato perché non sa spiegare la provenienza di un bollo di bicicletta o chi, come il vigilato speciale Aristide Cavallari, di 56 anni, perché ha rubato la sorbetteria e le stoviglie in un chiosco di gelati in via Riva Reno. Ha fatto molto clamore l’arresto di Alessandro Garagnani, ricco e conosciuto droghiere di via Cavaliera. È accusato di essere a capo di un’organizzazione per il furto della benzina dell’esercito. Due soldati autisti svuotavano i serbatoi dei loro camino e vendevano la benzina a un falegname di via Schiavonia che a sua volta la faceva arrivare a Garagnani a cui la ricca clientela si rivolgeva per acquistare il prezioso carburante di fatto quasi introvabile per i privati. È stato ritrovato morto, nella sua casa di Castel San Pietro, in avanzato stato di putrefazione, Guido Rotoni, dato per scomparso da quasi un mese. La polizia indaga per omicidio.