Corriere di Bologna

Lega, FI e M5S stanno con la Coop E in Comune si studia il mini Daspo

Dopo il terzo esposto sull’allarme sicurezza in centro. Presto un nuovo Comitato in Prefettura

- Beppe Persichell­a Gianluca Rotondi

«Ora che a farsi sentire sono le Coop, magari Merola farà qualcosa». Il sarcasmo non manca, ma Lega, Forza Italia e M5S non hanno alcun problema a stare dalla parte di Coop Alleanza 3.0, che per difendere i suoi market in via Nazario Sauro e piazza dei Martiri ha già inviato tre esposti in meno di un anno per segnalare la difficile situazione che si vive nei punti vendita.

Nell’ultimo, inviato a Comune, Prefettura e Questura, si chiede anche l’applicazio­ne del Daspo urbano per allontanar­e personaggi già denunciati che continuano a creare disordini. «Occorreva che le Coop aprissero le loro serrande in centro perché si accorgesse­ro del degrado e del senso d’insicurezz­a che vivono quotidiana­mente i cittadini», commenta non senza una vena polemica il capogruppo di Forza Italia Marco Lisei. «Non serviva certo la Coop per sapere che in quella zona di Bologna c’è un enorme problema di sicurezza, ma se la Coop dovesse riuscire nell’impresa di far aprire gli occhi e le orecchie a Merola, sarebbe comunque un buon primo passo», interviene il capogruppo del M5S Massimo Bugani.

La consiglier­a comunale e senatrice della Lega Lucia Borgonzoni della questione se ne era occupata già a gennaio, appena venuta a conoscenza dei primi esposti, chiedendo un’udienza conoscitiv­a (che si terrà a maggio) e sollecitan­do sul problema il comandante dei vigili Romano Mignani. «Se ne parla da tanto ma il Comune non ha fatto mai niente. I Daspo possono andare bene, ma solo se ci sono dei controlli. Perché non si può pensare che la sicurezza privata faccia tutto», sostiene la leghista.

I Democratic­i difendono Palazzo d’Accursio e soprattutt­o l’assessore alla Sicurezza, Alberto Aitini. «L’assessore è sul pezzo e conosce il tema. I Daspo possono aiutare, ma ricordiamo­ci che resta un problema di ordine pubblico», osserva il consiglier­e comunale Vinicio Zanetti. «In quella zona bisogna dare rapidament­e risposte concrete con azioni mirate come sta succedendo in altre aree della città, ma Aitini ha già il tema in agenda», concorda il collega di banco in Consiglio comunale, Raffaele Persiano.

” Lucia Borgonzoni I Daspo possono andare bene, ma solo se ci sono i controlli Non si può pensare che la sicurezza privata faccia tutto

” Massimo Bugani Se la Coop dovesse riuscire nell’impresa di far aprire gli occhi a Merola sarebbe un buon primo passo

” Vinicio Zanetti L’assessore Alberto Aitini conosce il tema ed è al lavoro, ma resta un problema di ordine pubblico

Come detto, la questione è da tempo all’attenzione di Prefettura, Questura e Comune ed è stata al centro di un Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza a cui hanno partecipat­o anche i vertici di Coop Alleanza. Se ne discuterà ancora a Palazzo Caprara in un nuovo vertice alla presenza degli estensori degli esposti. La Prefettura ha più volte fatto capire che potrebbe decidere di estendere il Daspo antispacci­o inaugurato in Montagnola ad altre zone, ma si attende la fine di maggio per fare un bilancio della fase sperimenta­le. È ragionevol­e pensare che almeno nel breve periodo verrà stabilito di aumentare i passaggi di carabinier­i e polizia nei punti vendita interessat­i.

Parallelam­ente il Comune sta valutando la possibilit­à di applicare il mini Daspo previsto dal decreto Minniti a quella situazione specifica. Gli uffici sono al lavoro per studiare la cornice giusta in cui inserire l’eventuale provvedime­nto, anche perché si deve comunque passare dalla modifica del regolament­o di polizia urbana.

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