Lega, FI e M5S stanno con la Coop E in Comune si studia il mini Daspo
Dopo il terzo esposto sull’allarme sicurezza in centro. Presto un nuovo Comitato in Prefettura
«Ora che a farsi sentire sono le Coop, magari Merola farà qualcosa». Il sarcasmo non manca, ma Lega, Forza Italia e M5S non hanno alcun problema a stare dalla parte di Coop Alleanza 3.0, che per difendere i suoi market in via Nazario Sauro e piazza dei Martiri ha già inviato tre esposti in meno di un anno per segnalare la difficile situazione che si vive nei punti vendita.
Nell’ultimo, inviato a Comune, Prefettura e Questura, si chiede anche l’applicazione del Daspo urbano per allontanare personaggi già denunciati che continuano a creare disordini. «Occorreva che le Coop aprissero le loro serrande in centro perché si accorgessero del degrado e del senso d’insicurezza che vivono quotidianamente i cittadini», commenta non senza una vena polemica il capogruppo di Forza Italia Marco Lisei. «Non serviva certo la Coop per sapere che in quella zona di Bologna c’è un enorme problema di sicurezza, ma se la Coop dovesse riuscire nell’impresa di far aprire gli occhi e le orecchie a Merola, sarebbe comunque un buon primo passo», interviene il capogruppo del M5S Massimo Bugani.
La consigliera comunale e senatrice della Lega Lucia Borgonzoni della questione se ne era occupata già a gennaio, appena venuta a conoscenza dei primi esposti, chiedendo un’udienza conoscitiva (che si terrà a maggio) e sollecitando sul problema il comandante dei vigili Romano Mignani. «Se ne parla da tanto ma il Comune non ha fatto mai niente. I Daspo possono andare bene, ma solo se ci sono dei controlli. Perché non si può pensare che la sicurezza privata faccia tutto», sostiene la leghista.
I Democratici difendono Palazzo d’Accursio e soprattutto l’assessore alla Sicurezza, Alberto Aitini. «L’assessore è sul pezzo e conosce il tema. I Daspo possono aiutare, ma ricordiamoci che resta un problema di ordine pubblico», osserva il consigliere comunale Vinicio Zanetti. «In quella zona bisogna dare rapidamente risposte concrete con azioni mirate come sta succedendo in altre aree della città, ma Aitini ha già il tema in agenda», concorda il collega di banco in Consiglio comunale, Raffaele Persiano.
” Lucia Borgonzoni I Daspo possono andare bene, ma solo se ci sono i controlli Non si può pensare che la sicurezza privata faccia tutto
” Massimo Bugani Se la Coop dovesse riuscire nell’impresa di far aprire gli occhi a Merola sarebbe un buon primo passo
” Vinicio Zanetti L’assessore Alberto Aitini conosce il tema ed è al lavoro, ma resta un problema di ordine pubblico
Come detto, la questione è da tempo all’attenzione di Prefettura, Questura e Comune ed è stata al centro di un Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza a cui hanno partecipato anche i vertici di Coop Alleanza. Se ne discuterà ancora a Palazzo Caprara in un nuovo vertice alla presenza degli estensori degli esposti. La Prefettura ha più volte fatto capire che potrebbe decidere di estendere il Daspo antispaccio inaugurato in Montagnola ad altre zone, ma si attende la fine di maggio per fare un bilancio della fase sperimentale. È ragionevole pensare che almeno nel breve periodo verrà stabilito di aumentare i passaggi di carabinieri e polizia nei punti vendita interessati.
Parallelamente il Comune sta valutando la possibilità di applicare il mini Daspo previsto dal decreto Minniti a quella situazione specifica. Gli uffici sono al lavoro per studiare la cornice giusta in cui inserire l’eventuale provvedimento, anche perché si deve comunque passare dalla modifica del regolamento di polizia urbana.