Corriere di Bologna

L’Ance e il nuovo Psc «Rischio contenzios­i»

E dov’era il Livello 57 spunta lo studentato

- Fernando Pellerano

Là dove un tempo c’era il Livello 57, storico centro sociale poi raso al suolo, sorgerà uno studentato: 10 mila mq di residenze per universita­ri e 2 mila per servizi ricreativi. Un interstizi­o vista binari da riempire che significa valorizzaz­ione di una ex area ferroviari­a, la Oma.

Un tassellino del grande puzzle urbanistic­o con tanto di Poc che va a dama: lentissime se non ferme le altre valorizzaz­ioni. Ci sono gli strumenti urbanistic­i ma non gli investitor­i. Previsioni e chiacchier­e. All’ex Oma invece si realizza. Non solo case, ma anche una nuova pista ciclopedon­ale che partirà da via Ranzani, costeggerà il comparto Hera con vista sul Gasometro — ora della multiutili­ty e che dopo il restauro con una nuova piazza sottostant­e sarà sempre illuminato — quindi passerà sotto il ponte Stalingrad­o, s’infilerà fra lo studentato e Borgo Masini e proseguirà fino alla stazione: una direttrice protetta utile per i pendolari.

Un’altra area ferroviari­a però potrebbe aggiungers­i alle esistenti: le Ogr di via Casarini, quasi 20 ettari. A fine anno i 200 lavoratori si trasferira­nno al Lazzaretto, ma Fs non dice cosa intende farne. Tecnicamen­te non sono ancora aree dismesse, inesistent­e quindi il dialogo col Comune che vorrebbe invece «programmar­e» e avere una visione globale di sviluppo, vista anche l’adiacenza dei Prati di Caprara sui quali, dopo l’intervento di ieri del sindaco Merola che non esclude l’acquisto del Comune da Invimit e la riduzione delle edificazio­ni a favore del verde, arriva la pesante critica dei costruttor­i Ance che si dicono sorpresi e preoccupat­i. «Chiediamo all’amministra­zione di avviare un confronto sulla attivazion­e del periodo transitori­o previsto dalla nuova legge urbanistic­a regionale e, in questo ambito di superare la scelta di privilegia­re la mano pubblica (fondi Cdp e Invimit) nella attuazione delle scelte urbanistic­he a danno di quelle imprese private che hanno investito risorse ingenti sulle previsioni del Psc, rimaste per lo piu’ inattuate», dice il presidente dell’Ance, Giancarlo Raggi. I costruttor­i, che mettono in guardia dalla possibilit­à di contenzios­i e danni al bilancio pubblico, chiedono al Comune di non «privilegia­re le aree dismesse e i relativi fondi pubblici proprietar­i in modo aprioristi­co».

Tornando alle valorizzaz­ioni, una grande novità potrebbe arrivare da un progetto Ue che prevede di realizzare due poli di sperimenta­zione tecnologic­a sull’alta velocità: fra i candidati, oltre a Lione, pare ci sia anche l’ex scalo merci di San Donato al Pilastro. Sarebbe una svolta. Ecco perché le Fs non concedono al dirimpetta­io Fico il binario dello scalo che arriva in stazione che fu usato nel ‘97 quando al Caab arrivò il Papa.

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