La dedizione del Fai
Gentile direttore, qualche giorno fa, in prima pagina del Corriere Bologna, ho visto posta all’attenzione dei lettori la foto del magnifico Giardino d’inverno di Palazzo Hercolani, con una didascalia che lo annovera come «gioiello perduto nei luoghi storici di Bologna». Mi preme rilevare che nell’articolo non viene per nulla citata la lunga permanenza della delegazione Fai di Bologna che dal 1995 al 2014 ebbe l’onore ed onere di occupare la sala d’ingresso della Boschereccia, dando massimo rilievo e conoscenza a quella meraviglia segreta.
Durante tutti quei lunghi anni infatti ci prendemmo massima cura di fare conoscere ed accogliere migliaia di visitatori che, grazie alla nostra tutela, ebbero la possibilità di accedere a quegli spazi potendone così apprezzare la straordinaria bellezza. Sarebbe stato nostro massimo auspicio potere continuare a dare risalto a quel bene, essendo questa la principale finalità delle nostra fondazione, ma ci venne richiesto un contributo troppo esoso per mantenere in tale spazio la nostra sede, ed essendo tutti noi volontari non potemmo affrontare una simile spesa.
Questa nostra attività di valorizzazione, che chiaramente
non poteva rientrare nei gravosi compiti della struttura universitaria, è stata portata avanti per anni con dedizione e scrupolo massimo. Tutta la nostra attività è volta a fare conoscere ed amare il nostro straordinario patrimonio storico artistico e paesaggistico, e lo dimostra l’interesse e la stima sempre crescente che il Fai raccoglie grazie alla generosa attività di tutti i nostri volontari.
Quando si cambia idea
In questi giorni amministratori locali, esponenti politici e del mondo industriale, sindacale, cooperativo si affannano a rilasciare dichiarazioni che invocano l’ avvio dei lavori del Passante di Mezzo, pesante potenziamento del 50% dell’ attuale sede stradale, sostenendone la bontà e l’essere la panacea di ogni problema di mobilità e di salubrità nel nostro territorio.
Per chiunque si voglia cimentare in un semplice esercizio di stile, è sufficiente effettuare una ricerca in rete per scoprire che i medesimi soggetti, neanche tanto tempo fa, sostenevano gli identici principi, con l’ unica differenza consistente nel fatto che la sigla Passante di mezzo era sostituita da Passante ord.
Orbene, vien da chiedersi, quali sono i presupposti che regolano il pensiero di queste persone che, ricordiamo, occupano posizioni di responsabilità
Scelte non giuste
L’assessore regionale ai trasporti signor Donini durante un’intervista a una tv locale ha sostenuto che gli amministratori regionali hanno assunto la mobilità sostenibile come