Corriere di Bologna

La Fortitudo va 2-0 I quarti a un passo

Tutto facile anche in gara 2, la Effe si porta 2-0 nella serie e va ad Agrigento Inizio meno brillante poi monologo dei biancoblù. Mancinelli e Cinciarini sempre i migliori

- di Enrico Schiavina

Con un po’ di fatica in più ma vince ancora la Fortitudo, gara 2 è una partita vera ma va alla squadra più forte. Non gioca benissimo ma resta sul pezzo l’Aquila del Poz, concentrat­a quando serve, mai in affanno anche quando le cose si complicano, e per un attimo si teme che la serie possa prendere una piega inaspettat­a. Magari non sarà proprio una passeggiat­a ma è comunque due a zero come da pronostico, sabato sera a Porto Empedocle si va per chiuderla in tre partite e non doversi fermare invece fino a lunedì. Iniziando così a pensare ai quarti, dove è sempre più probabile che si presenterà Verona, che ieri ha vinto anche la seconda a Legnano ed ora è 2-0 con due match-ball in casa.

Contro Agrigento è la quinta partita in piazza Azzarita in tre anni di playoff e la quinta vittoria, con queste premesse ci sta che l’ambiente si scaldi meno del solito, che per le prime due di playoff sia venuta meno gente (4.350 presenti lunedì, 4.231 stavolta) che in qualsiasi altra partita di stagione regolare, e che il clima non sia ancora quello tipico delle infuocate serate di maggio, tutt’altro. Anche per questo è un merito esser rimasti lì con la testa, giocando la partita che andava giocata, meno brillante della prima ma quasi altrettant­o efficace, contro un’avversaria che ha fatto molto meglio, prendendo subito coraggio e provandoci fino alla fine: Agrigento una vera possibilit­à di vincerla non l’ha avuta, ma almeno ha dimostrato di essere viva.

Partiti 0-6, si vede che i bimbi di Ciani non sono più la squadra spaurita di gara 1, soprattutt­o a rimbalzo, dove finiranno 39 pari, con 18 offensivi. Siciliani fino al +10 nel secondo, di fronte a una Effe che a lungo giochicchi­a, fa fatica contro le tante zone, tira male come al solito i liberi (65%, 15/23, alla lunga rischia di essere un problema serio). Però resta lì, perché in fondo non è che ci sia poi bisogno di chissà quale qualità, sostanzial­mente bastano Mancinelli e Rosselli, 9 punti a testa in un primo tempo chiuso sotto solo di 1 punto pur col gas al minimo. E bastano i primi sette minuti di ripresa come si deve, 17-4 di parziale, per indirizzar­e la serata verso la sua logica conclusion­e. Al 29’ è già +14, nel frattempo si è acceso anche Cinciarini, 4/4 nel terzo. È il trio dei 35enni, sempre loro, che marchia anche gara 2, davanti e dietro, perché sono prima Rosselli e poi il Cincia a spegnere il povero Evangelist­i, che chiude a 3/15 ed è il volto della fatica disumana che fa la Moncada, che continua a mettercela tutta ma riesce al massimo a risalire fino a -4. Benino persino McCamey, fuori dai dodici Chillo, che ha un problemino muscolare. In Sicilia forse si può iniziare a risparmiar­e benzina.

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Festa Cinciarini festeggiat­o dai tifosi della Fortitudo

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