Corriere di Bologna

RESA DEI CONTI NEL PD GLI ELETTI FIRMANO L’APPELLO DEI RENZIANI

Sotto il testo di Guerini i nomi di tutti i neoeletti bolognesi. Bonaccini prudente

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In vista della resa dei conti attesa oggi alla Direzione nazionale del partito, il Pd bolognese sembra già schierato. Il documento del renziano Lorenzo Guerini, che invita a non ridurre l’appuntamen­to a una conta (soprattutt­o sul rapporto con il M5S, osteggiato dall’ex premier Matteo Renzi) è stato sottoscrit­to già da tutti i parlamenta­ri bolognesi. Con buona pace delle aree di provenienz­a, che mai come in questi giorni di fibrillazi­one si stanno rimescolan­do. Contrati diversi ex parlamenta­ri bolognesi, che parlano di un testo che «chiude al confronto».

È il giorno della Direzione che porterà alla resa dei conti nel Pd nazionale. Ma la conta, nel partito bolognese, c’è già stata. È sufficient­e osservare chi ieri ha sottoscrit­to il documento del renziano Lorenzo Guerini che invita a non ridurre l’appuntamen­to di oggi a una conta (soprattutt­o sul rapporto con il M5S), provocando le ire del ministro ferrarese Dario Franceschi­ni e della minoranza guidata da Andrea Orlando. Anche perché il testo, di fatto, sostiene la linea tracciata da Matteo Renzi nel salotto tv di Fabio Fazio.

I parlamenta­ri bolognesi, in blocco, hanno deciso di sottoscriv­erlo: Andrea De Maria, Luca Rizzo Nervo, Gianluca Benamati e soprattutt­o Francesco Critelli, che oltre a essere deputato è anche segretario provincial­e. Lui e De Maria hanno votato per Orlando all’ultimo congresso, ma in questi giorni di riposizion­amenti interni stanno superando la linea del Piave. Contrari, e su tutte le furie, gli ex parlamenta­ri Sergio Lo Giudice, Sandra Zampa e Francesca Puglisi. Non hanno sottoscrit­to il documento, e cercano una mediazione fino all’ultimo, quelli che in Emilia-Romagna hanno sostenuto più di altri Renzi in questi anni: il presidente Stefano Bonaccini, Matteo Richetti («Non ho firmato», ha detto il deputato modenese) e il segretario regionale Paolo Calvano.

Il terremoto politico che sta scuotendo il Pd nazionale stravolge quindi pure gli equilibri interni nel partito dell’Emilia-Romagna. Chi era orlandiano, ora si mostra il più convinto sostenitor­e dell’ex premier. Chi si è sempre distinto come renziano, adesso è cauto se non critico. Il primo a intervenir­e in mattinata, con una nota con l’altra parlamenta­re eletta a Bologna, l’ex sindacalis­ta Carla Cantone, è De Maria. Ha firmato perché il testo «indica la strada di un esito unitario per la Direzione» e perché «riteniamo che senza una maggiore coesione e un salto di qualità unitario nel nostro dibattito non saremo all’altezza delle sfide che ci aspettano». Anche il senatore imolese Daniele Manca non ha avuto dubbi: «Un documento utile per ricercare sull’identità del Pd l’unità e la responsabi­lità di tutti». Testo unitario, dunque. Ma non per tutti. Calvano, dopo aver sondato gli umori di Federazion­i come quelle di Ravenna, Modena e Reggio Emilia contrarie all’Aventino di Renzi, non ritiene che quel documento possa unire tutta la base e si è quindi messo al lavoro per «una sintesi più inclusiva», come ha spiegato ai suoi collaborat­ori. Tradotto, strappare un emendament­o di sostegno al segretario reggente Maurizio Martina. Non ci sono conferme di una firma di Bonaccini, ma c’è quella del suo braccio destro Andrea Rossi.

Poi c’è il capitolo Critelli. Già lunedì non ha avuto dubbi a dare il suo sostegno a Renzi dopo la sua chiusura al M5S (mentre il sindaco Virginio Merola chiamava «padroncino» l’ex premier). Ieri non ha avuto dubbi a firmare, assieme a tanti renziani, il testo di Guerini. Due mosse che sanno di una svolta politica per il segretario provincial­e, che si sta allontanan­do sempre più dal fronte orlandiano dopo l’accordo siglato con Renzi per le liste che lo hanno portato alla Camera. Nella sua area si registra un naturale spaesament­o. Lo storico alleato Stefano Caliandro, capogruppo regionale, si tiene fuori da posizionam­enti che, a suo avviso, in queste ore possono solo dividere il partito,

Oggi, tra i più vicini alle posizioni di Renzi, c’è il segretario Francesco Critelli

 ?? Nel mirino ?? L’intervento del segretario reggente del Pd Maurizio Martina alla Direzione dello scorso marzo dopo la batosta elettorale
Nel mirino L’intervento del segretario reggente del Pd Maurizio Martina alla Direzione dello scorso marzo dopo la batosta elettorale

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