L’«Invisible storm» dei Turin Brakes
Il celebre gruppo di folk-rock stasera sarà al Locomotiv
I Turin Brakes suonano questa sera al Locomotiv (ore 22.30, euro 15) e per tutti gli amanti del folk rock è decisamente un appuntamento da non perdere. La band inglese, nata ormai una ventina di anni fa per volere di due amici d’infanzia che si erano persi e poi ritrovati sulla stessa strada costellata di musica, è interprete di canzoni con un alto tasso melodico che sfocia spesso e volentieri nella malinconia struggente. Da pochissimo è uscito il loro ottavo album in studio, «Invisible storm», disponibile sul loro sito in una edizione in vinile colorato con tanto di foto autografata, che continua a percorrere il solco già tracciato dai precedenti lavori discografici. Però bisogna ricordare che c’è stato un momento nel quale i Turin Brakes sembravano i nuovi Simon & Garfunkel, anche in termini di popolarità, un momento che fece balzare il loro singolo Pain killer nelle prime posizioni della classifica inglese. Poi qualcosa si è bloccato. Infatti, basta vedere le quotazioni dei loro primi dischi. Se a metà degli anni ’00 il debutto passava di mano a cifre sbalorditive (intorno ai 500 euro), oggi per accaparrarsi una copia di «The door» bastano appena 25 euro, segno evidente che l’hype attorno alla band è cambiato. I Turin Brakes, diventati nel frattempo un quartetto, sono rimasti indifferenti a questo calo di interessi nei loro confronti, forti di oltre un milione di copie vendute e molteplici collaborazioni altolocate come quella con Paul McCartney, o Radiohead, continuando a scrivere canzoni che si possono catalogare tra le cose più sognanti del brit pop, o infilarsi tra i brani più delicati del folk rock. Dal vivo la voce di Olly Knights s’insinua tra gli accordi di chitarra di Gale Paridjanian (i due amici), in un gioco di armonie vellutate. L’inserimento ufficiale di due collaboratori di lunga data della band, ha portato la musica verso un suono a tutto tondo pieno e perfettamente incastonato nella melodia. Se amate i suoni di Starsailor, Kings Of Convenience, Elbow, o Coldplay (quelli più malinconici), i Turin Brakes sono il vostro gruppo. Cercate «The optimist» LP, il debutto sulla lunga distanza, o il secondo album «Ether song», chiudete gli occhi, alzate il volume e lasciate che la musica vi avvolga.