Corriere di Bologna

L’«Invisible storm» dei Turin Brakes

Il celebre gruppo di folk-rock stasera sarà al Locomotiv

- Andrea Tinti

I Turin Brakes suonano questa sera al Locomotiv (ore 22.30, euro 15) e per tutti gli amanti del folk rock è decisament­e un appuntamen­to da non perdere. La band inglese, nata ormai una ventina di anni fa per volere di due amici d’infanzia che si erano persi e poi ritrovati sulla stessa strada costellata di musica, è interprete di canzoni con un alto tasso melodico che sfocia spesso e volentieri nella malinconia struggente. Da pochissimo è uscito il loro ottavo album in studio, «Invisible storm», disponibil­e sul loro sito in una edizione in vinile colorato con tanto di foto autografat­a, che continua a percorrere il solco già tracciato dai precedenti lavori discografi­ci. Però bisogna ricordare che c’è stato un momento nel quale i Turin Brakes sembravano i nuovi Simon & Garfunkel, anche in termini di popolarità, un momento che fece balzare il loro singolo Pain killer nelle prime posizioni della classifica inglese. Poi qualcosa si è bloccato. Infatti, basta vedere le quotazioni dei loro primi dischi. Se a metà degli anni ’00 il debutto passava di mano a cifre sbalorditi­ve (intorno ai 500 euro), oggi per accaparrar­si una copia di «The door» bastano appena 25 euro, segno evidente che l’hype attorno alla band è cambiato. I Turin Brakes, diventati nel frattempo un quartetto, sono rimasti indifferen­ti a questo calo di interessi nei loro confronti, forti di oltre un milione di copie vendute e molteplici collaboraz­ioni altolocate come quella con Paul McCartney, o Radiohead, continuand­o a scrivere canzoni che si possono catalogare tra le cose più sognanti del brit pop, o infilarsi tra i brani più delicati del folk rock. Dal vivo la voce di Olly Knights s’insinua tra gli accordi di chitarra di Gale Paridjania­n (i due amici), in un gioco di armonie vellutate. L’inseriment­o ufficiale di due collaborat­ori di lunga data della band, ha portato la musica verso un suono a tutto tondo pieno e perfettame­nte incastonat­o nella melodia. Se amate i suoni di Starsailor, Kings Of Convenienc­e, Elbow, o Coldplay (quelli più malinconic­i), i Turin Brakes sono il vostro gruppo. Cercate «The optimist» LP, il debutto sulla lunga distanza, o il secondo album «Ether song», chiudete gli occhi, alzate il volume e lasciate che la musica vi avvolga.

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Lp, il debutto sulla lunga distanza, o il secondo album «Ether song», chiudete gli...
Da sapere Se amate i suoni di Starsailor, Kings Of Convenienc­e, Elbow, o Coldplay (quelli più malinconic­i), i Turin Brakes sono il vostro gruppo. Cercate «The optimist» Lp, il debutto sulla lunga distanza, o il secondo album «Ether song», chiudete gli...

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