Nove scuole tutte da rifare Il Comune bussa a Roma
Ci sono scuole nuove da costruire, scuole da adeguare dal punto di vista sismico, altre da riqualificare perché rispettino le norme di prevenzione incendi, altre da abbattere e ricostruire. Il Comune ha stilato la lista delle priorità d’intervento per la richiesta di finanziamenti nell’ambito della «Programmazione nazionale in materia di edilizia scolastica per il triennio 20182020», pensato proprio per favorire gli interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico delle scuole statali, nonché la costruzione di nuovi plessi.
La Regione ha aderito alla programmazione e quindi può stipulare mutui trentennali con oneri di ammortamento a carico dello Stato. Da qui la richiesta anche alla Città metropolitana di individuare le priorità d’intervento.
Ed eccoli, quindi, gli interventi individuati nell’ultima seduta di giunta. Tra questi Palazzo d’Accursio ha individuato la costruzione della nuova scuola d’infanzia statale in via Abba, già inserita nel programma triennale delle opere pubbliche per un importo presunto di 2,7 milioni, su un’area di proprietà comunale già disponibile. E poi la costruzione della nuova materna statale Tempesta, in sostituzione della scuola Villetta Mattei, anch’essa già inserita nella programmazione triennale delle opere pubbliche per un importo stimato di 3,4 milioni.
Dovrà essere riqualificata, perché sia garantito il miglioramento sismico e l’adeguamento alle norme di prevenzione incendi, la scuola media Lavinia Fontana in via D’Azeglio, mentre è prevista la costruzione della nuova sede della scuola media Dozza di via De Carolis in zona Barca.
Palazzo d’Accursio ha poi inserito nella sua lista di priorità alcuni edifici «su cui è in corso un approfondimento patrimoniale e tecnico». Si tratta di scuole da adeguare alle norme di sicurezza, diventate più restrittive dopo il sisma del 2012, che, secondo le valutazioni dell’amministrazione, conviene più ricostruire che riqualificare. Tra queste, a sorpresa, ci sono le scuole Armandi Avogli, un gioiello architettonico immerso nel verde del quartiere Saragozza; la primaria De’ Vigri e le medie Zanotti, in via del Giacinto nel quartiere Borgo Panigale; le medie Besta in viale Aldo Moro. «Fino al sisma del 2012 — spiegano dal Comune — eravamo nella mappa sismica a basso rischio, ma adesso che anche gli edifici di Bologna devono rispondere alle nuove norme ci sono strutture che è obbligatorio adeguare, ma non ha più senso intervenire sull’esistente». Insomma: meglio ricostruirle ex novo. Che è la stessa cosa che accadrà anche alle ex scuole medie Carracci in via Battaglia, sempre nel quartiere Saragozza: metterle in sicurezza e «riparare» il cedimento strutturale che ne ha comportato la chiusura qualche anno fa non è possibile. Per questo il Comune procederà a breve con l’abbattimento, per poi ricostruire una nuova struttura.
Infine nella lista delle priorità c’è anche, ovviamente, la costruzione della nuova scuola primaria e media ai Prati di Caprara, al centro nell’ultimo periodo delle polemiche dei cittadini per il disboscamento in corso dell’ex area militare.
«Le priorità del Comune — spiega l’amministrazione — concorreranno con quelle degli altri Comuni dell’area metropolitana all’ottenimento del finanziamento regionale».