Estate, la sfida di Lepore
Occhi puntati su zona universitaria e Montagnola. Jazz dopo mezzanotte dentro Palazzo Re Enzo L’assessore: «C’è molto più dei container». Il clou? Lo Stato Sociale gratis in piazza
Cinque mesi e 2.300 eventi: sono questi i numeri della prossima edizione di Bologna Estate, il cartellone estivo del Comune di Bologna che inizierà il prossimo 15 maggio. «Sarà un’estate popolare. La cultura è la speranza della città», dice l’assessore Matteo Lepore, alla sua prima prova con la rassegna estiva che negli anni ha cambiato pelle. Se nel 2017 si puntava molto sulle periferie, quest’anno ci si concentrerà di nuovo sul centro storico.
Tra gli eventi principali il concerto de Lo Stato Sociale in piazza Maggiore, in programma il 12 giugno, e una serata di cinema sul Crescentone con il registra premio Oscar, Guillermo Del Toro. Molte le conferme nel programma, ma ci sono anche delle new entry. Come il circo francese al parco 11 settembre o i concerti (soprattutto jazz) in tarda serata nel cortile di Palazzo Re Enzo. «Tutto il programma vale molto di più delle polemiche sui container in piazza Verdi», rivendica l’assessore alla Cultura.
«Un’estate popolare». «Un periodo nel quale bisogna tornare a sognare perché la cultura rappresenta la speranza della città». Seguendo «un’ottica metropolitana e non solo cittadina, serviva guardare in modo più ampio e con tempi più lunghi». La prima estate con la firma dell’assessore alla Cultura Matteo Lepore riparte dalle certezze e porta nel programma previsto dal 15 maggio al 14 ottobre alcune novità, come una rinnovata presenza nel centro storico e una ricetta meno votata alla periferia rispetto a quella pensata dall’ex assessora Bruna Gambarelli, oltre a «una durata di cinque mesi per non rimanere chiusi solo a giugno, luglio e agosto, perché deve essere una delle estati più lunghe e larghe d’Italia».
Lepore lo ripete più volte: «Non voglio essere un direttore artistico, ma alla fine del mandato spero di aver lasciato delle politiche culturali». Snocciola i punti salienti di Bologna Estate 2018 davanti alla platea del Mambo. Si parte da una rinnovata veste grafica e comunicativa riassunta dallo slogan «Be Here», ovvero «essere qui, a Bologna, perché l’estate deve rappresentare il periodo più bello per i turisti che arrivano ma anche per i bolognesi che restano», sottolinea l’assessore. Tra gli eventi e le rassegne già segnalate in rosso nel programma c’è il concerto gratuito in piazza Maggiore de Lo Stato Sociale, che dopo il successo sanremese saranno protagonisti il 12 giugno di una serata per la quale la macchina organizzativa prevederà ingressi limitati e alti controlli di sicurezza. Poi le certezze, con le maggiori rassegne confermate, quelle della Cineteca in piazza Maggiore, quelle all’Archiginnasio dell’Istituzione Biblioteche, le convenzioni con il Future Film Festival e il Biografilm, poi i luoghi diventati già dei «classici»: il BOtanique ai giardini di via Filippo Re, il Covo Summer in viale Zagabria, i Giardini al Cubo in via Stalingrado.
” L’assessore Non voglio essere un direttore artistico, ma alla fine del mandato spero di aver lasciato delle politiche culturali Il tempo per lavorare alla programmazione non è stato molto dopo aver ricevuto l’incarico, l’anno prossimo speriamo di arrivare prima
L’istruttoria per finire la coprogettazione dell’estate è agli sgoccioli e sono stati selezionate 117 proposte tra le 162 arrivate: il calendario finale dell’estate e i costi per le casse comunali saranno quindi annunciati tra qualche settimana.
«Il tempo per lavorare alla programmazione — confessa però l’assessore alla Cultura — non è stato molto dopo aver ricevuto l’incarico, l’anno prossimo speriamo di arrivare prima». Piazza Verdi e la Montagnola saranno i due veri banchi di prova. Sfide per rilanciare due zone difficili e sulle quali l’amministrazione ha deciso di puntare molto. Nel cuore della zona universitaria ci sarà il palco di piazza Verdi e la gestione di PeacockLab con i suoi container. Sulle
Il concerto gratuito
La band bolognese, seconda a Sanremo, suonerà il 12 giugno sul Crescentone
polemiche scatenate dalla riconferma del Guasto Village, Lepore glissa replicando che «tutto il programma vale molto di più delle polemiche sui container, sul tema non risponderò più». Il palco sarà animato dai concerti del Teatro Comunale (il 3 luglio Paolo Fresu), dall’Università e Librerie Coop con gli scrittori bolognesi, da dibattiti dedicati all’ecosostenibilità e al mondo del lavoro con i sindacati confederali (il 6 luglio la Fiom), ma anche appuntamenti del Festival Francescano. «Dovrà essere un’agorà nella quale la città si incontra per riflettere», aggiunge Lepore, che sottolinea l’impegno sulla Montagnola.
«Lì la programmazione sarà finanziata con 80.000 euro e quest’anno oltre all’Arci e all’Antoniano vedrà una collaborazione allargata con Dynamo, l’Hotel I Portici, Ascom e il comitato Free Montagnola». La neopresidente Arci Rossella Vigneri spiega che ci sarà spazio anche per lo sport con il Csi: perché «vogliamo occupare tutte le aree del parco».
In totale Bologna Estate conterà 152 giorni di programmazione in circa 200 luoghi diversi per oltre 2.300 eventi programmati, 184 rassegne e festival oltre a 29 itinerari: quest’ultimi sono un’altra novità insieme alle 13 proposte selezionate dalla Città metropolitana. Lepore, che ha anche le deleghe al Turismo e allo Sport, ci tiene a tenere il «pacchetto» unito e ricorda anche la seconda edizione del torneo dei playground «Not in my house». Resta comunque un’attenzione ai quartieri fuori dal centro storico con 30 rassegne. Per la missione periferie ci si affida molto all’Istituzione Biblioteche e alla kermesse «Periferie creative», con incontri nelle biblioteche di Quartiere in collaborazione con Cna, oltre ad altre rassegne confermate e nuove. «Le biblioteche — insiste l’assessore alla Cultura — devono diventare luoghi d’incontro. Uno dei tanti nell’unico paesaggio urbano che va dalle Due Torri all’Appennino».