IL DELITTO DEL LIBERTINO
La Prefettura con un manifesto ha decretato, date le eccezionali condizioni, che la scadenza degli affitti delle abitazioni a Bologna è prorogata dal giorno 8 maggio all’8 luglio.
Al momento, gli sfratti legalmente eseguibili risultano meno di 300. Inoltre, sempre la Prefettura, comunica che, dall’inizio dell’anno, a Bologna sono state posti sotto sequestro i beni e le abitazioni di otto cittadini di Stati nemici, che si aggiungono alle 18 ditte di tedeschi sequestrate nel 1916. Ci si lamenta per la discrezionalità con cui alcune macellerie stanno vendendo i cascami di interiora provenienti dallo stabilimento di Casaralta. Prosegue la campagna d’informazione per ridurre il consumo di carne. Sui giornali compaiono persino alcune ricette, come quella dei carciofi fritti e coperti di una «balsamella fatta con tre cucchiai di farina sciolti in un po’ di latte». Una proposta invitante, ma per nulla agevole se è vero che il Prefetto ha appena ordinato a tutti coloro che consegnano e distribuiscono latte in città di fornire all’ufficio consumo le proprie generalità. Il comandante del Corpo di Armata di Bologna ha inviato alle autorità civili, religiose e militari la nuova circolare sul reato di diserzione: «È punito di morte, previa degradazione, il militare che si allontana dal reparto senza autorizzazione». Si è svolta, all’ippodromo Zappoli, una grande festa sportiva di beneficenza, a cui hanno partecipato anche atleti militari di Paesi alleati. La gara podistica per giovanetti è stata vinta da Luigi Masetti mentre la gara ciclistica dei bersaglieri se l’è aggiudicata il cap. Tamburini. Nel tiro alla fune, dopo molte eliminatorie, hanno prevalso gli inglesi. Il Gran premio della Fratellanza Americana, per ciclisti professionisti, è andato al soldato della Croce Rossa, Dante Cavani. Arrestata a Bologna Maria Paderni, la diciottenne ritenuta l’assassina di Giulio Rotoni, l’anziano trovato morto a Castel S. Pietro. La vicenda, che sta appassionando i bolognesi, è ancora misteriosa. Paderni, che si presentava come nipote di Rotoni, era invece una delle sue amanti. Non è però ancora chiaro se sia stato avvelenato o strangolato. Ma da chi? Si parla persino di omicidio collettivo, organizzato dalle donne illuse in questi anni dal «fabbricante di pettini a tempo perso e libertino impenitente».