«Teatro arcobaleno» e «Futuri maestri» sul podio
Il premio Eolo ai due progetti bolognesi dedicati ai palcoscenici per l’infanzia e i ragazzi
Bologna è stata premiata per il suo impegno nel teatro destinato alle nuove generazioni. Due importanti riconoscimenti nazionali vanno al progetto «Futuri maestri» del Teatro dell’Argine e a «Teatro arcobaleno», programma dedicato all’educazione alle differenze di genere e di orientamento sessuale promosso dal festival Gender Bender e da Cassero Lgbt Center. Al teatro Venturi di Milano sono stati consegnati alle due creazioni bolognesi, sviluppate tra il 2015 e il 2017, gli Eolo Awards, premi istituiti dalla storica rivista di teatro ragazzi «Eolo», diretta da Mario Bianchi. Sono stati apprezzati non solo due percorsi originali, ma anche la loro capacità di instaurare relazioni sul territorio con teatri, istituti universitari e di ricerca, istituzioni, centri culturali.
«Futuri maestri» l’anno scorso ha coinvolto un migliaio tra ragazzi e adolescenti in un cammino culturale che si interrogava su cinque parole nodali del nostro presente: amore, guerra, lavoro, crisi, migrazione. Attraverso laboratori, mostre, incontri con personalità del mondo culturale, da Michela Murgia a Daniel Pennac, da Nicola Sani a Roberto Saviano a Silvia Spadoni, si è arrivati alla preparazione di uno spettacolo che vedeva in scena una fiumana di bambini e giovani guidati da 15 artisti del Teatro dell’Argine. Rappresentava un viaggio fantastico in cerca di un antidoto a una malattia che infangava le arterie dei più anziani, rendendo immobile la società.Lo spettacolo, replicato varie sere all’Arena del Sole, era interrotto più o meno a metà da una riflessione sociale, politica, antropologica, con la testimonianza di un ospite. Sono intervenuti Loredana Lipperini, Simonetta Agnello Hornby, Gabriele Del Grande, Alessandra Morelli, Giuseppe La Rosa, Ignazio De Francisci, Alessandro Frigiola, Paola Caridi , Yusra Mardini.
«Teatro arcobaleno» è una rassegna di spettacoli per bambini, adolescenti e per le famiglie, distribuita in vari spazi, dal Laura Betti di Casalecchio all’Arena del Sole, dal Testoni Ragazzi all’Itc Teatro, dallo Storchi di Modena al Fabbri di Vignola. Attraverso spettacoli come Peter Pan guarda sotto le gonne di Liv Ferracchiati, o R.osa di Silvia Gribaudi e altri più specifici per l’infanzia, il progetto si interroga sui temi caldi delle differenze, «per superare in maniera condivisa pregiudizi, stereotipi e confusi luoghi comuni».
Giunto alla quarta edizione e diffuso nella città metropolitana, propone anche incontri e workshop per classi e insegnanti e un laboratorio universitario.