La Macron si fa grande Obiettivo 100 milioni
Vendite e ricavi in crescita. Lo stabilimento sarà sempre in Valsamoggia
Performance da Champions League. Per raccontare la crescita della Macron, azienda bolognese specializzata nell’abbigliamento tecnico sportivo, la metafora calcistica è inevitabile. Leader europeo nella produzione di active sportswear Macron è avviata a raggiungere i 100 milioni nel 2018, con un aumento del 18% rispetto agli 83 milioni del 2017. Solo nel 2005 il giro di affari era di 10 e i dipendenti 40. Ora il personale arriva a quota 230, con maggioranza femminile, età media di 32 anni.
Soddisfatto il ceo bolognese Gianluca Pavanello che «proprio per questi positivi risultati» annuncia il cambio di sede e un nuovo quartier generale con il progetto dello Studio Lenzi di Bologna. Fedele al territorio, Macron resterà in Valsamoggia. Al vaglio alcuni terreni vicini all’attuale sede di 8.000 mq che verrà abbandonata. Da decidere se affrontare in proprio l’investimento o farlo realizzare da altri e poi prenderlo in affitto. L’edificio di 20.000 mq con gli uffici e un unico magazzino dotato di una piattaforma logistica più veloce funzionale e capiente (13 metri d’altezza contro i 7 attuali) di quella ora dislocata a Crespellano e a Padova (in via di dismissione). Struttura bianca con molto vetro immersa nel verde. La nuova casa sarà pronta nei primi mesi del 2020.
La strategia globale e multisport dell’azienda si è rivelata vincente: + 13% di vendite in Italia e sempre in doppia cifra all’estero, con un +18% in UK. Positiva l’esperienza dei 130 negozi monomarca, 90 dei quali all’estero: «La distribuzione autonoma fa la differenza e avere dei propri negozi ci consente di raccontare meglio la nostra filosofia e i nostri prodotti», spiega Pavanello.
Ottimi numeri, grandi riconoscimenti: nella classifica Uefa, Macron è il terzo brand più importante d’Europa fra i club calcistici. In serie A è l’azienda col maggior numero di squadre, più di Nike, Puma e Adidas. Fra queste naturalmente anche il Bologna con cui il sodalizio va avanti dal 2001. Buone le performance stagionali delle maglie ufficiali, «è piaciuta moltissimo la seconda con la banda trasversale con i nomi dei giocatori con più presenze, bene anche la terza blu e anche la home, quella rossoblù, nonostante le polemiche sul logo. Già pronta quella nuova che presenteremo fra un mesetto, avrà un tessuto particolare, uno stemma più grande del solito e retrò», anticipa Pavanello, pronto ad accelerare anche in Premier League (per ora Cristal Palace) e in Bundesliga. Enormi infine le soddisfazioni nel mondo del rugby grazie alla fornitura alle nazionali della Scozia e dell’Italia «che ci danno grandissima visibilità».