Corriere di Bologna

Taxi fermi, scontro con Merola

Oggi corteo e disagi in città. L’idea del Comune: permettere il passaggio di tram e autisti nella «T» Il sindaco: «Lo sciopero? Problemi loro». Poi però apre alle auto bianche nei T days

- Beppe Persichell­a © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

I taxi oggi si fermano dalle 9 alle 12 e dalle 19 alle 22. E alle 11 le auto bianche saranno in piazza Maggiore dove partirà un corteo lungo via Stalingrad­o, viale Masini, via Indipenden­za, via Rizzoli e piazza Re Enzo. La protesta arriva dopo l’ultimo incontro non andato a buon fine con Palazzo d’Accursio. Il sindaco Virginio Merola all’inizio sbotta: «Lo sciopero? Problemi loro». Poi apre su tariffe e T days: «Per le tariffe aspettiamo il 1 giugno, sui T Days serve un intervento del Parlamento». Ma si dichiara disponibil­e, se arriverà il via libera da Roma. E subito a un nuovo incontro.

Sciopero dei taxi tra lo «stupore» del Comune. Il servizio oggi sarà fermo dalle 9 alle 12 e dalle 19 alle 22. E alle 11 le auto bianche saranno in piazza Maggiore dove partirà un corteo lungo via Stalingrad­o, viale Masini, via Indipenden­za, via Rizzoli e piazza Re Enzo. La protesta arriva dopo l’ultimo incontro non andato a buon fine con Palazzo d’Accursio. Sul tavolo, l’aumento della tariffe, il numero delle licenze ma anche la riduzione del posteggio in piazza Re Enzo, il divieto di carico e scarico in alcuni punti di via Rizzoli ed Ugo Bassi, la gestione del kiss&ride, oltre alla richiesta dei tassisti di nuove preferenzi­ali verso stazione e fiera. E non ultimo, l’apertura notturna al traffico (dalle 22 alle 6) dei Tdays.

All’inizio il sindaco Merola sbotta: «Lo sciopero? Problemi loro. Mi sembrava che il clima fosse molto cordiale, siamo stupiti di questo sciopero perché non abbiamo capito le motivazion­i». Poi si sofferma su tre punti: tariffe, licenze e Tdays. «Non possiamo aumentare le tariffe finché l’autorità nazionale non avrà dato il suo parere. Noi siamo disponibil­i dall’1 giugno». E comunque i tassisti dovranno impegnarsi a prevedere uno sconto notturno per le donne e per gli anziani, mentre l’incremento delle licenze potrà riguardare solo le auto elettriche. Ma Merola punta il dito anche sulle divisioni interne alla categoria: «Se ci incontriam­o con otto organizzaz­ioni sindacali, forse un problema più che il Co- mune ce l’hanno loro». Merola però non chiude la porta ed è pronto a sedersi attorno a un tavolo (la prima data possibile il 23 maggio) dicendosi «molto disponibil­e ad aiutarli» anche perché «non voglio Uber, non voglio sfruttamen­to del lavoro dipinto come lavoro autonomo».

Sui Tdays, come sempre accade, la questione è più delicata. Il sindaco ieri si è lanciato molto in avanti rispetto al futuro delle pedonalizz­azioni nella T e questo ha fatto arrabbiare il comitato cittadino Ossigeno. Il tema è sempre quello, fare passare o meno i taxi il sabato e la domenica. Con le attuali legge nazionali non è possibile, ma se dovesse cambiare il codice della strada, «io — sottolinea Merola — potrei essere anche d’accordo». Più precisamen­te: «Se ci fossero un Parlamento e un governo io sono per una legge nazionale che permetta, come in altre città d’Europa, di fare passare solo gli autobus o solo i taxi senza portarsi dietro il resto del mondo». E in più, «quando ci sarà un bel tram tutto sarà risolto», perché a quel punto «anche i taxi, piano, potranno passare».

Si tratterebb­e, aggiunge Merola, solo di «una questione di abitudine». Un ragionamen­to con tanti se ma sufficient­e a provocare l’immediata protesta di Ossigeno che al grido di «giù le mani dai Tdays», è pronto a riprendere la raccolta firme, che già durante il primo mandato toccò le 12 mila adesioni.

«Se ci incontriam­o con otto sindacati, forse un problema ce l’hanno loro»

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In attesa Taxi in piazza Re Enzo aspettano clienti, dove una volta c’era il parcheggio delle auto bianche

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