«Ha dato un senso a questa stagione e non è fuggito come Diamanti Costruitegli intorno una squadra»
Gianluca Morozzi, pensando a Verdi come vive l’estate di mercato che si avvicina?
«Tutti speriamo che rimanga, ma da realisti temiamo che non accada».
Già a gennaio il suo no al Napoli fece scalpore.
«Infatti da queste parti sarà sempre accolto come un grande, comunque vada. Ci ricordiamo di Diawara o di Diamanti che ci molla a metà campionato: lui è rimasto, rinunciando a un contratto migliore, e ha trascinato la squadra con gol e assist».
Quanto peserebbe la sua cessione?
«Sicuramente di certezze ne abbiamo ben poche. È un Bologna che scalda pochissimo gli animi: una squadra molto grigia, amorfa. E avere qualcuno a cui attaccarsi è sempre bello». Secondo lei come finirà?
«Nel calcio moderno sappiamo che gli incedibili non esistono. I margini per tenerlo credo ci siano, poi chiaramente dipende dalle offerte: a cifre altissime è difficile che il Bologna dica no. Sarebbe stupendo tirasse fuori Saputo la cifra che serve per tenerlo, ma forse è pretendere troppo. Nel caso, almeno che venga sostituito bene».
Le sue parole di Torino hanno ridato speranza?
«È stato chiaro, massimo rispetto per lui. In un mondo di calciatori che un minuto dopo il primo gol spingono per andarsene e tirano i club per la giacchetta, Verdi ha avuto un comportamento splendido. E ora il club sa benissimo una cosa: se sarà ceduto, sarà per scelta loro».