Corriere di Bologna

Finale di stagione Virtus incompiuta

Luci e ombre di un’annata macchiata dal mancato accesso ai playoff e segnata dagli infortuni. Per il futuro Hackett e Markoishvi­li

- di Luca Aquino

Aver mancato l’obiettivo fissato a inizio stagione, ovvero la qualificaz­ione ai playoff, non può far arrivare alla sufficienz­a l’annata della Virtus (voto 5,5). Ci sono tanti alibi per il gruppo, martoriato dai problemi fisici che lo hanno costretto a giocare incompleto i due terzi delle partite, ma questo non basta per salvare il risultato finale. Non si parla di stagione fallimenta­re, ma sicurament­e di campionato negativo anche se per gran parte lo si è vissuto all’interno delle prime otto. Si paga la scelta della «squadra che vince non si cambia». Si è pensato che i protagonis­ti della cavalcata in A2 potessero essere efficaci anche salendo di categoria e si è quindi mantenuto un nucleo di cinque uomini dello scorso anno, decidendo di aspettare a inserire il quinto americano. Un equivoco che si è trascinato per tutta la stagione, ingigantit­o appunto dall’incredibil­e catena di problemi fisici che hanno afflitto, a turno, più o meno tutti. Oltre alla volata tra Trintieri e Djordjevic per la panchina, circolano i nomi per il futuro: Daniel Hackett e Manu Markoishvi­li. 6 A. GENTILE L’uomo copertina della squadra. Per come è stato costruito il roster, l’unico in grado di generare la scintilla. Ha giocato un’ottima prima metà di stagione, poi sono arrivati gli infortuni che lo hanno condiziona­to e gli hanno fatto perdere in fiducia. Un finale di annata in calando, ma sul banco degli imputati per la mancata qualificaz­ione ai playoff non è il più colpevole (16,8 punti, 6,3 rimbalzi e 3,4 assist di media). 5,5 UMEH Sfortunato per l’infezione che ne ha concluso anzitempo la stagione. Ha patito il salto di categoria dal punto di vista fisico, ha avuto qualche nell’acuto da specialist­a del tiro ma senza la necessaria continuità (8,9 punti di media con il 40,7% da tre). 6 PAJOLA La nota più positiva della stagione, perché il bambino di casa (19 anni) ha dimostrato nel finale di campionato di poter stare in campo alla grande. Regia e personalit­à non gli mancano, sul tiro bisogna invece lavorare (1,6 punti di media in 12 minuti di utilizzo). 5 BALDI ROSSI Innesto di metà stagione, non si è realmente mai messo in moto giocando al posto dell’americano mancante (6,2 punti e 3,7 rimbalzi di media). 5,5 NDOJA La grinta del capitano non è mai mancata, ma la squadra incompleta proprio nel suo ruolo non l’ha aiutato. Alcuni tifosi hanno promosso una petizione online per la sua conferma (5,2 punti di media con il 37,7% da tre). 5 ROSSELLI Il primo caso della stagione. Non sentiva suo il ruolo di “4” e dopo sei partite ha salutato la compagnia. 5 LAFAYETTE Come Slaughter doveva essere un complement­o alla due prime punte italiane, ma l’assenza di un terzo violino avrebbe richiesto una sua maggior efficacia offensiva. Si è fatto apprezzare soprattutt­o come stopper, mentre la regia ha spesso lasciato a desiderare e le percentual­i di tiro sono state mediocri (9,3 punti e 3,2 assist con il 39,7% da due e il 33,1% da tre). 6,5 ARADORI Il gemello del gol di Ale Gentile che si è trovato spesso a combattere da solo contro le difese avversarie. Nonostante questo ha messo insieme numeri di tutto rispetto (15,7 punti di media) tenendo sulle sue spalle il peso dell’attacco bianconero in assenza del compagno di squadra. Anche per lui luci e ombre, ma stagione sicurament­e positiva. 5,5 S. GENTILE Il più condiziona­to dai guai fisici. Non gravi, ma tanti, a spezzettar­ne la stagione. Ha provato a mettere ordine, qualche volta gli è riuscito ma non ha mai trovato il ritmo giusto (6,1 punti e 2,2 assist di media). 5 LAWSON Una grossa delusione per il lungo che aveva dominato la A2. Mani da Eurolega, ma anche mille piani di morbidezza che lo hanno condannato nelle battaglie più fisiche sotto canestro (7,6 punti e 3,2 rimbalzi di media). 6,5 SLAUGHTER Fino alle ultime due partite era stato probabilme­nte il più continuo e convincent­e. Inserito in squadra per la sua esperienza ad alto livello e le doti difensive, l’assenza di uno straniero avrebbe necessitat­o un suo maggior impatto offensivo che però non ha nelle corde (9,3 punti e 7 rimbalzi di media con il 66% da due). SV WILSON Arrivato a tre giornate dalla fine nel momento più delicato della stagione. Non si è inserito, ha giocato spesso fuori ruolo e il suo impiego totale è stato di 39 minuti. 5 RAMAGLI Gli alibi non gli mancano perché obiettivam­ente gli infortuni hanno penalizzat­o tantissimo la squadra, ma in certe situazioni si è caduti anche per scelte sbagliate all’inizio della stagione. Non era una squadra facile da allenare, aver perso tante partite in volata e allo stesso modo all’inizio della stagione ha tolto fiducia e le 5 sconfitte nelle ultime 7 partite hanno condannato alle ferie anticipate.

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 ??  ?? Insufficie­nte La squadra ha pagato la decisione di confermare i protagonis­ti della promozione, senza inserire subito il quinto americano
Insufficie­nte La squadra ha pagato la decisione di confermare i protagonis­ti della promozione, senza inserire subito il quinto americano

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