Beltrame, docce vietate ai clochard
Al centro Beltrame chiude il servizio docce per le persone esterne non ospitate dal centro di accoglienza. I senza fissa dimora che potevano utilizzare la struttura di via Sabatucci, adesso devono raggiungere il rifugio notturno Zaccarelli, in via del Lazzaretto, per lavarsi. È Paolo Mengoli, ex direttore della Caritas e oggi componente dell’assemblea dei soci della Fondazione Carisbo, a informare in una lettera Comune, Asp e la stessa Fondazione. «Nella nuova sede il servizio docce per esterni è in funzione dalle 16 alle 18 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì. L’accesso a quella struttura è possibile tramite bus 11, dopo 28 fermate dal centro, al costo di 2,40 euro per l’andata più il ritorno, difficilmente raggiungibile a piedi», sottolinea Mengoli. «Mi chiedo se, fra tutte le soluzioni possibili, non vi fossero altre strutture più vicine, più fruibili e meno costose per questo prezioso strumento, che aiuta a conferire dignità a ogni uomo ed è base del mantenimento in salute», si legge nella missiva inviata da Mengoli. «Chiedo e auspico che questa scelta venga ripensata e siano resi accessibili locali meno distanti dal centro cittadino e più facilmente raggiungibili, soprattutto senza spesa», incalza l’ex direttore della Caritas, che chiede il perché della scelta. La risposta è arrivata dall’Asp: «Nelle docce a ingresso libero del Beltrame ultimamente non era raro scoppiassero risse o si verificassero anche aggressioni. Si registravano momenti di tensione frequenti, tanto che la situazione era stata approfondita anche dalla task force anti degrado coordinata dall’assessore alla Sicurezza, Alberto Aitini».