«Ma la battaglia non è ancora finita»
L’ex presidente: ricorso in Cassazione
L’ex presidente del Bologna Calcio Giuseppe Gazzoni Frascara non è certo uno che si fa spaventare dalle battaglie: da anni lotta per avere giustizia contro Calciopoli e da ieri dovrà combattere anche per cancellare il ribaltamento della sentenza legata al crac della finanziaria Victoria 2000, la società finanziaria a cui faceva capo il club rossoblù prima della cessione del 2005.
Quasi cinque anni e mezzo dopo, il secondo grado di giudizio ha ribaltato l’assoluzione del primo grado («il fatto non sussiste») tramutandola in una condanna, ma sulla vicenda non è certo stata scritta la parola fine: «Non commento questa decisione, anche perché abbiamo fatto ricorso in Cassazione. Non è finita qui e non è una sentenza passata in giudicato» ha detto ieri Giuseppe Gazzoni, condannato in secondo grado insieme agli altri tre imputati, l’ex socio Mario Bandiera e i commercialisti Matteo Tamburini e Massimo Garuti.
L’imprenditore bolognese, tuttora presidente onorario del club calcistico rossoblù presieduto da Joey Saputo, è deciso a portare avanti la sua battaglia, non certo la prima sul piano legale («Ormai sono abituato...«). In attesa dell’esito del ricorso alla Corte di Cassazione sulla vicenda legata a Victoria 2000, Gazzoni Frascara preparerà anche gli atti finali della battaglia per i risarcimenti chiesti nell’ambito di Calciopoli: «Sono due cose ben distinte però — sottolinea chiaramente l’ex presidente — un conto è quello che hanno deciso i giudici in questa vicenda e un conto è il reato che è stato commesso durante quel campionato». Che nel 2005 costò a Gazzoni la retrocessione del club e il default di Victoria 2000.
Il 6 luglio è in programma l’udienza di precisazione delle conclusioni nel processo civile in cui lo stesso Gazzoni e Victoria 2000 hanno chiesto risarcimenti per decine di milioni di euro (113 milioni complessivi, ricorsi resi possibili da una sentenza della Cassazione) a Juventus e Fiorentina, agli ex dirigenti bianconeri Moggi e Giraudo, ai fratelli Della Valle, all’ex dirigente viola Mencucci e all’arbitro De Sanctis.