SEGNALI VERDI
Caro Saputo, lei è un presidente fortunato, perché nel caso in cui a gennaio Verdi non avesse detto no al Napoli il suo Bologna avrebbe rischiato seriamente di retrocedere. Ora, qualcuno dei suoi collaboratori vorrebbe farci credere che non sono state fatte pressioni sul ragazzo, ma sono parole senza senso: un giocatore ha il diritto di rifiutare un trasferimento. Il fatto è che lei e tutto il suo governo avevate concesso sia a Sarri sia a Giuntoli di parlare con Verdi nel tentativo di convincerlo a vestirsi di azzurro, dopo che Fenucci aveva già trovato l’accordo con De Laurentiis.
Ebbene, dopo che avevate commesso questo errore imperdonabile, che vi sarebbe potuto costare caro, adesso avete la possibilità di riscattarvi. Come? Non vendendolo a luglio. Così fareste felice il ragazzo che a Bologna resterebbe volentieri, fareste felice Bologna e soprattutto non indebolireste tremendamente il Bologna. Perché Verdi fa la differenza: tra averlo e non averlo c’è il mondo. E poi la cessione del ragazzo sarebbe un segnale di disimpegno da parte della proprietà.
Uno può dire: se al Bologna arrivassero trenta milioni, Bigon potrebbe sempre trovare il talentino che non lo fa rimpiangere. È vero, tuttavia nel caso in cui lo sbagliasse (e alcuni errori, vogliamo essere buoni, in questi due anni li ha commessi), poi per il Bologna diventerebbe un’annata di rischi e affanni. Caro Saputo, è l’ora di far svoltare il Bologna. Hanno ragione i tifosi quando gridano di meritare di più. E il primo segnale deve darlo proprio lei.