Sospetti sull’aloe vera e benefici non dimostrati
L’aloe vera è una pianta infestante, ma non delle coltivazioni di altre piante, piuttosto infesta le creme per mani e viso e una miriade di altri prodotti per la cura del corpo. Negli ultimi anni ha cominciato a infestare anche prodotti alimentari. Solo in alcuni casi la scritta «contiene aloe vera» corrisponde realmente ad un elevato contenuto di estratti della pianta, più spesso il contenuto è quasi irrisorio e la scritta serve soprattutto a dare un richiamo «verde» e naturale al prodotto. Per fortuna, perché molte delle presunte virtù dell’aloe vera non hanno mai trovato una sicura dimostrazione scientifica, l’unica proprietà certa è quella catartica, cioè purgante. In compenso ci sono diversi dati di laboratorio che dimostrano sia attività cancerogena nei roditori alimentati con vari tipi di estratto della pianta, sia attività co-cancerogena (debole) dopo esposizione a radiazione solare di topi la cui pelle era stata trattata con creme contenenti estratti di aloe. Sulla base di questi dati l’estratto di aloe vera è classificato dall’Oms come «potenzialmente cancerogeno» per gli esseri umani. È un fatto che serve a ricordarci che le sostanze naturali e vegetali non sono automaticamente benefiche, e che la ricerca è fondamentale per discriminare sulla base delle evidenze scientifiche cosa è effettivamente salutare. *Commissione Consultiva Strategica