La Lega e la «gazebata» dei 60.000 per votare il contratto con il M5S
La consultazione nel weekend, è corsa contro il tempo
«Finché resta l’ordine dall’alto di organizzare i gazebo, vuol dire che c’è un accordo in pie- di. Se mi dicono fermati, significa che siamo in campagna elettorale». Al momento questo stop il segretario della Lega Emilia Gianluca Vinci non l’ha ricevuto. Quindi l’organizzazione della «gazebata» del weekend per sottoporre ai leghisti il contratto con il M5S procede spedita. E si stima che a esprimersi, in regione, saranno 60.000, fra iscritti e simpatizzanti.
«Fino a quando resta l’ordine dall’alto di organizzare i gazebo, vuol dire che c’è un accordo in piedi. Se mi dicono fermati, significa che siamo in campagna elettorale». Al momento, questo stop il segretario della Lega Emilia (e deputato) Gianluca Vinci, dai vertici nazionali del suo partito non l’ha ricevuto. Quindi l’organizzazione della «gazebata» di sabato e domenica anche qui in regione procede spedita. «Perché il nostro obiettivo — sostiene — non è impallinare o sbugiardare il programma, non avrebbe senso».
Il tempo è pochissimo, tutto è ancora da costruire. Prenotare piazze, stampare le schede e il materiale informativo, trovare dirigenti e militanti disponibili. Una corsa contro il tempo. Nei Comuni capoluogo saranno predisposti due banchetti, negli altri Comuni almeno uno, Bologna potrebbe averne tre (uno pare in via Indipendenza). Vinci stima siano 45 mila gli emiliani interessati a votare a favore o contro il contratto di governo Lega-M5S, il segretario della Lega Romagna Jacopo Morrone ne prevede 15 mila nel suo territorio di competenza. Sommati fanno 60 mila cittadini in regione (non per forza iscritti al Carroccio) che nel week end potranno dire la loro e incidere sull’eventuale nascita di un governo gialloverde.
«Con i nostri gazebo copriremo il 70-80% dei Comuni», scommettono i due segretari leghisti. Sono già stati mobilitati tutti i parlamentari, segretari provinciali, consiglieri comunali e regionali. Sotto i gazebo, dovranno rispondere alle domande e ai possibili dubbi dei cittadini, che riceveranno una scheda elettorale e una sintesi del contratto. «Giovedì dovrebbe arrivarci il file definitivo da stampare, sicuramente ci saranno alcuni punti principali, come l’abolizione della legge Fornero, misure contro l’immigrazione clandestina, e poi legittima difesa, flat tax e trattati europei», ragiona Morrone.
Da quel che racconta il segretario della Romagna, quindi, è attesa per domani la possibile chiusura del confronto con i 5 Stelle. In un modo o nell’altro. Ma per ora da queste parti prevale l’ottimismo, nonostante la frenata di Matteo Salvini di lunedì sera al Quirinale. «Durante le trattative ci sono sempre momenti di tensione — minimizza Vinci —, ma l’obiettivo resta sempre quello di trovare una quadra. E da quel che so, la sintesi è stata trovata». Se così invece non dovesse essere, «a quel punto siamo pronti ad andare al voto subito, otterremmo un risultato enorme». Mentre la Lega ricorre ai gazebo, il M5S si affida al voto on line tramite la piattaforma Rosseau. E anche questa consultazione coinvolgerà in qualche modo Bologna. Uno dei tre soci di Rousseau, presieduta da Davide Casaleggio, è il capogruppo in Comune Massimo Bugani (gli altri due sono Pietro Dettori ed Enrica Sabatini).
” Vinci (Lega Emilia) Il nostro obiettivo non è certo quello di impallinare o sbugiardare il programma
” Morrone (Lega Romagna) I temi? Legge Fornero, immigrati clandestini, legittima difesa, flat tax e trattati europei