Case, librerie, caffè: la città degli scrittori
L’Emilia-Romagna apre anche quest’anno i luoghi della letteratura: oltre 40 case da visitare, mostre, spettacoli, letture. A Bologna una mappa interattiva dei posti vissuti, amati, raccontati in romanzi, poesie e riviste
Ogni scrittore porta chiuso in sé il segreto della sua arte, della sua ispirazione. Le atmosfere speciali delle opere di alcuni di loro però respirano dei luoghi che hanno abitato. Pensate ad Antonio Delfini, e non riuscirete a separarlo dai portici della sua Modena nebbiosa; o a Giovannino Guareschi, e vi verranno in mente i paesi sanguigni sulle sponde del Po. E quanto del Ferrarese, della città ma anche della Bassa e delle valli, si ritrova in Ariosto o, secoli dopo, in Bassani.
Già da qualche anno l’Istituto dei beni culturali della Regione «mette in mostra» le case degli scrittori, o i luoghi da loro vissuti. Oppure inviata a percorsi in quelle biblioteche o archivi che ne conservano la memoria attraverso la custodia delle carte personali, autografe, speso piene di ripensamenti, cancellature, aggiustamenti, a indicare la fatica della bottega dello scrivere.
«Dove abitano le parole» si intitola la rassegna che nei prossimi due fine settimana chiama a percorrere luoghi e memorie di poeti e scrittori nella nostra regione; autori antichi e moderni, da Matteo Maria Boiardo a Cristina Campo, passando per Pellegrino Artusi e molti altri. Quest’anno la rassegna presenta alcune novità. La struttura è quella delle scorse edizioni: l’Ibc crea la rete, il contesto, e i singoli luoghi decidono se semplicemente aprire le case, o invitare a passeggiate letterarie, a letture, a spettacoli. La novità è costituita da due mostre, dedicate alle carte di Giovanni Papini e di altri scrittori primonovecenteschi, gravitanti intorno a «La voce».
All’Archiginnasio venerdì 18 maggio alle 19 sarà aperta l’esposizione di un’ottantina di lettere dello scrittore (si potrà vedere fino al 3 giugno). Alla Malatestiana di Cesena, invece, la seconda puntata della «Voce delle carte» vedrà in mostra dal 19 maggio alle 17 vari autografi del Novecento, già patrimonio della biblioteca, con pezzi ragguardevoli quali il manoscritto dei «Fiumi» di Ungaretti, o come «Esame di coscienza di un letterato» di Renato Serra o autografi di Dino Campana.
Spiega il professor Andrea Battistini, consulente scientifico dell’iniziativa: «Alcuni documenti sono unici, come lo scritto di Serra, dato inizialmente per disperso e censurato per i suoi toni antimilitaristi. Nelle lettere visibili a Bologna si coglie il “retrobottega” del lavoro di Papini e Prezzolini. . Leggiamo, per esempio, di Campana che sfida a duello Marinetti con la sciabola, per segnarlo con una cicatrice, chiedendo però a Papini i soldi del biglietto del treno perché è povero».
Le case aperte in regione saranno moltissime, per quasi quaranta autori. Tra le novità, una celebrazione in punta di satira a San Giorgio di Piano di Mauro Melloni, meglio conosciuto come Fortebraccio, corsivista al vetriolo dell’«Unità», con discorsi e letture. Nel primo fine settimana, dal 18 al 20, ci saranno un percorso Guareschi nel parmense, uno dedicato al poligrafo cinquecentesco Rinaldo Corso e al regista Vittorio Cottafavi a Correggio, uno a Luzzara per Zavattini. Da segnalare a Bologna la presentazione della mappa online dedicata alla città letteraria tra Ottocento e Novecento in Sala Borsa alle 12 (venerdì) e un pomeriggio incentrato su quella straordinaria scrittrice che fu Cristina Campo, nata a Bologna e seppellita in Certosa, alla Biblioteca delle donne sabato alle 18 con discorsi e letture. Un trekking letterario nei luoghi di Ezio Raimondi si svolgerà a Lizzano in Belvedere.
Nel fine settimana dal 25 al 27 maggio protagonista, nel parmense, sarà ancora Guareschi. Una mostra dedicata ai luoghi di Bassani sarà inaugurata a Ferrara, mentre a Cavezzo di Modena letture di Ivano Marescotti porteranno ne mondo provinciale e universale di Antonio Delfini. Non mancheranno piatti ispirati alle ricette povere dell’Appennino raccontate da Guido Cavani e tanti altri percorsi nei luoghi di altri autori, da Mario Soldati a Raffaello Baldini, da Lodovico Castelvetro a Roberto Roversi, da Marino Moretti a Giosuè Carducci e Silvio D’Arzo.