Corriere di Bologna

La carica dei bolognesi in fuga Un lavoro all’estero per 4.000

Il flusso degli ultimi 5 anni secondo l’Aire: Regno Unito e Usa le preferite

- Francesca Candioli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Hanno superato quota 4300, e metà di loro ha compiuto da poco 32 anni. Sono i bolognesi che negli ultimi cinque anni hanno deciso di lasciare per sempre le Due Torri e di costruirsi una nuova vita all’estero. Solo l’anno scorso in 953 hanno detto addio al capoluogo, optando soprattutt­o per il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Francia. Un dato inferiore, rispetto al 2016, quando si registrò il più elevato numero di italiani con un biglietto di sola andata da Bologna per l’estero, dopo l’accelerazi­one degli espatri in un 2008 in piena crisi.

A dirlo sono i numeri forniti dall’ultimo studio elaborato dall’ufficio comunale di Statistica, che ha analizzato le principali caratteris­tiche degli iscritti all’anagrafe dei cittadini italiani residenti fuori confine della città metropolit­ana. Dal ’90 ad oggi hanno lasciato il capoluogo 11.300 italiani: quasi ventotto anni fa solo 172 bolognesi avevano trovato il coraggio di abbandonar­e la Penisola, mentre oggi sono quasi mille le persone che nel 2017 hanno fatto la stessa scelta. Tant’è che, secondo gli ultimi dati, aggiornati allo scorso dicembre, in tutto il mondo si contano 18.420 cittadini del capoluogo dimoranti nel mondo (+6,5% rispetto 2016). Sono in media più uomini, hanno un’età compresa tra i 30 e i 44 anni e quasi l’80% di loro si concentra in 15 nazioni: in particolar­e nel Regno Unito (2.356), Brasile (1.917), Stati Uniti (1.634), Francia (1.523) e Svizzera (1.288).

Tra le principali comunità italiane all’estero, quelle più giovani (con un’età media inferiore a quella dei bolognesi, che è di 49 anni, rimasti in città) si trovano nei Paesi Bassi (33,1 anni), nel Regno Unito (33,3), in Belgio (34,8), in Francia (36,3) in Germania (37,2), in Spagna (38,5) e in Australia (39,1). Le età medie più elevate si registrano invece tra gli italiani che vivono in Venezuela (49,4 anni) e in Argentina (45,8). Quasi due terzi dei bolognesi residenti all’estero appartengo­no ad un nucleo famigliare provenient­e dal nostro comune: il 62,8% condivide il tetto con altri italiani iscritti all’Aire della città delle Due Torri e una famiglia su cinque ha almeno un figlio minorenne. Più della metà dei bolognesi che vive oltreconfi­ne non è nato in Italia, e questo vale soprattutt­o per chi risiede in America Latina. «Significa — spiega il Comune — che esiste un numero rilevante di persone che sono iscritte all’Aire per motivi diversi dall’espatrio, come la nascita. Cioè l’essere figlio di cittadini italiani residenti all’estero».

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