Corriere di Bologna

Da turisti a sentinelle del mare per monitorare le coste italiane

È il progetto di Ateneo e Confcommer­cio per censire la biodiversi­tà

- Di Marina Amaduzzi marina.amaduzzi@rcs.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Da semplici turisti e bagnanti a «sentinelle del mare», per monitorare come sta l’ambiente marino lungo le coste della Penisola. Da Cefalù alle Cinque Terre, dall’Argentario a Mondello. Martedì è stato presentato a Bruxelles all’Unione Europea e due giorni dopo a Roma il progetto «Sentinelle del mare», promosso dall’Alma Mater e a cui si è unito Confcommer­cioImprese per l’Italia vale a dire tutti gli operatori turistici che aderiscono a questa associazio­ne.

È un progetto che arriva da lontano, ennesima e nuova tappa del Citizen Science che il biologo marino Stefano Goffredo ha lanciato nel ‘99 all’interno del dipartimen­to di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’Ateneo. Dopo aver coinvolto amici, subacquei e allievi nel consentime­nto dei cavallucci marini nei mari italiani e nel monitoragg­io dello stato del Mar Rosso, Goffredo ha deciso di coinvolger­e i bagnanti e i turisti che affollano i nostri lidi per vedere come sta il nostro mare. «Capofila di questo progetto è il laboratori­o di Biologia marina e pesca che l’Ateneo ha a Fano», spiega il docente, «lì confluiran­no i dati raccolti attraverso le schede di rilevament­o che saranno compilate dai turisti e dai residenti delle varie zone che saranno informati e guidati dagli operatori turistici che noi formeremo». Saranno organizzat­i incontri, presentazi­oni ed escursioni in mare che animeranno il programma di intratteni­mento di alberghi, campeggi, porti turistici, stabilimen­ti balneari e ristoranti, coniugando divertimen­to e ricerca scientific­a. «È un progetto che ha una grande rilevanza per il nostro Ateneo — ha commentato il rettore Francesco Ubertini durante la presentazi­one a Roma —. È’ un’iniziativa che rientra nelle strategie di Ateneo per la ricerca e la terza missione, grazie al quale i cittadini, in questo caso bagnanti, snorkelist­i e sub, saranno i protagonis­ti della raccolta di dati sull’ambiente e la sua biodiversi­tà, attraverso un metodo ricreativo e validato di compilazio­ne di apposite schede di rilevament­o, che stiamo sperimenta­ndo e utilizzand­o dal 1999 ».

Le «sentinelle» dovranno dichiarare se hanno avvistato alcune specie tra le circa settanta oggetto del monitoragg­io: dalla posidonia al corallo rosso, dalla stela marina al cavallucci­o, dalla Pinna nobilis, che è un mollusco, alla murena. «Inoltre — prosegue Goffredo — chiediamo se rilevano la presenza di plastica o rifiuti sia nelle immersioni subacquee che nei siti visitati. Così riusciamo ad elaborare un indice di qualità ambientale per confrontar­e la situazione rispetto a dieci anni fa. E al tempo stesso facciamo un’operazione di informazio­ne e sensibiliz­zazione per accrescere la cultura del rispetto dell’ambiente, anche di quello marino».

Tra le prime «sentinelle» e queste, Goffredo ha dato vita a vari progetti, a cominciare dalla creazione di un gruppo di ricerca interdisci­plinare, Marine Science Group, con cui porta avanti le sue iniziative. Dal censimento del cavallucci­o marino al monitoragg­io della fauna marina e della barriera corallina nel mar Rosso, fino allo studio degli effetti del riscaldame­nto delle acque sull’ambiente marino, il progetto Coral Warm, finanziato con 3,5 milioni.

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