Jazz e minimalismo Gavin Bryars con il suo ensemble
L’inglese Gavin Bryars, nato nello Yorkshire nel 1943, è considerato uno dei maggiori compositori viventi, in grado di abbinare a una rigorosa formazione accademica una curiosità sonora che assorbe influenze disparate, dalla sperimentazione al jazz, dalla musica antica italiana al minimalismo. Bryars è noto per Jesus blood never failed me yet, composizione basata su una melodia cantata da un clochard e scritta nel 1972, e The sinking of the Titanic del 1969, ispirata agli ultimi momenti del tragico inabissamento del transatlatico. Ha collaborato con grandi musicisti e rimangono fondamentali i suoi lavori con Tom Waits, Brian Eno e Bill Frisell. Questa sera Bryars sarà il protagonista del concerto proposto dal festival Angelica, alle 21.30 al Teatro San Leonardo di via San Vitale 63 con ingresso a 15 euro. «Strings, Guitars & Voices», in prima assoluta, vedrà impegnati il Gavin Bryars Italian Ensemble e l’Ensemble Korymbos. «Gavin e io— racconta il curatore del live, il chitarrista Sergio Sorrentino — abbiamo pensato di imbastire un concerto incentrato sulle sue composizioni per e con chitarra elettrica e più in generale focalizzando l’attenzione sui colori e la capacità espressive delle corde, quali esse siano, pizzicate, percosse e sfregate da un arco. Lo stesso Bryars passerà dal contrabbasso al pianoforte alla chitarra elettrica esibendosi con il Gavin Bryars Italian Ensemble, costituito dal sottoscritto alla chitarra elettrica, da Lamberto Curtoni al violoncello e da Maurizio Redegoso Kharitian alla viola». Il concerto sarà inframezzato dall’esecuzione, da parte dell’Ensemble Korymbos di Alessandra Fiori, di alcuni lavori per sole voci di Bryars, come le due laude Vergene donzella e Cristo è nato et humanato.