Corriere di Bologna

Che boom di due ruote sulle ciclabili «Ora ne servono di più anche in città»

- Massimo Ferraro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Più di 250 mila ciclisti in quattro mesi. Nel giorno della presentazi­one del piano bike sharing del Comune, sono usciti i numeri del «contabicic­lette» di San Vitale che dallo scorso gennaio misura quanti usufruisco­no della Tangenzial­e delle bici. È Andrea Colombo a diffondere i dati sulla sua pagina Facebook, esprimendo grande soddisfazi­one: «È un numero eccezional­e, a maggior ragione perché riguarda solo un breve tratto e mesi per lo più invernali. È la conferma di quanto sia importante aumentare i tratti di ciclabile in città».

Il consiglier­e comunale del Partito democratic­o ed ex assessore alla Mobilità sottolinea come la bicicletta sia un mezzo di trasporto come un altro per i bolognesi, alternativ­o a quelli inquinanti. «Anche nel traffico ciclistico, come in quello automobili­stico, ormai ci sono gli orari di punta — ragiona Colombo nel post — a conferma che per molti cittadini le due ruote siano diventate un mezzo alternativ­o all’auto». Il totem di porta San Vitale, fornito al Comune dalla ditta Eco-contatore Italia, ha registrato tra gennaio e aprile un flusso maggiore di ciclisti tra le 7 e le 9 del mattino e tra le 16 e le 18, un dato costante durante i giorni feriali. Sono gli stessi «picchi» che si registrano per il traffico automobili­stico: è il segnale che i bolognesi usano le bici per andare al lavoro e all’università, come mezzo di trasporto quotidiano. Nei primi quattro mesi dalla sua installazi­one, il «contabici» ha registrato 2.055 ciclisti di media al giorno, che salgono a 2.360 durante la settimana e scendono a 1.293 nel week end.

«Questi dati mettono definitiva­mente fine alle polemiche sulle ciclabili che sarebbero vuote e inutili e confermano invece quanto siano importanti per Bologna», punge Colombo, che suggerisce di aumentare il numero di totem per avere un monitoragg­io più efficace. «Visti i risultati si dovrebbe programmar­e al più presto l’installazi­one di altri contabici». E suggerisce anche dove potrebbero essere messi: «Un paio nella stessa “Tangenzial­e delle bici”, per avere un dato diversific­ato sui flussi: ora vengono monitorati solo 5oo metri degli 8 chilometri di anello, servirebbe un totem nella zona ovest e uno a nord». Ma per valutare anche l’utilizzo delle piste ciclabili nell’area metropolit­ana, Colombo indica altri punti: «Uno in direzione di Casalecchi­o e uno in direzione di San Lazzaro. Penso poi a San Donato: ormai dal centro c’è una pista che collega il Pilastro fino a Fico, sarebbe utile monitorarn­e il flusso».

Secondo i report che ogni anno la facoltà d’Ingegneria fornisce a Palazzo d’Accursio, nell’ambito di un’attività di monitoragg­io che si concentra nei mesi di settembre e ottobre sulla viabilità delle biciclette, in pochi anni è aumentato il tasso di utilizzo di piste ciclabili, anziché della strada, nei tratti in cui il ciclista può scegliere tra le due. Dal 65 per cento del 2011 all’87 del 2017. «Quando ci sono piste continue e sicure, vengono sempre preferite alla strada — spiega Colombo — e questo dovrebbe essere un incentivo a realizzarn­e di nuove».

I numeri, insomma, sembrano confermare che gli incentivi all’utilizzo funzionino. «Sono tanti ormai i bolognesi che preferisco­no le due ruote agli altri mezzi, anche d’inverno — conclude Colombo — dobbiamo continuare su questa strada».

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Soddisfatt­o L’ex assessore alla mobilità Andrea Colombo

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