Comunicato dei giornalisti
L’assemblea di redazione
L’assemblea di redazione del Corriere di Bologna, congiuntamente con le redazioni di Firenze, Trento e Bolzano, esprime solidarietà ai colleghi del Corriere del Veneto e del Corriere di Verona di fronte al loro nuovo giorno di sciopero dopo l’incontro di ieri con la direzione. Al contempo ringrazia i colleghi del Corriere della Sera e del Corriere del Mezzogiorno per la solidarietà e il sostegno dimostrato ieri con il loro comunicato. In attesa dei prossimi incontri con l’azienda, l’assemblea dei giornalisti del Corriere di Bologna
ribadisce la propria assoluta contrarietà a un piano di riorganizzazione dei dorsi calato dall’alto. E, soprattutto, respinge con forza alcuni cardini del piano presentato a Milano. Riteniamo che sia inaccettabile la creazione della figura dei colleghi «a disposizione». È una questione innanzitutto di dignità professionale e umana, non si può trasformare un giornalista cha da anni vive e lavora su un territorio in un tappabuchi per coprire esigenze passeggere di organico che, normalmente, trovano risposta nei contratti a termine. Consideriamo incomprensibile la scelta di creare un desk centrale a Padova per alcuni settori del giornale quando le tecnologie attuali consentono di svolgere praticamente da ovunque il lavoro di desk, soprattutto in un sistema centralizzato come quello utilizzato dai dorsi del Corriere. È necessario non cancellare i contratti a tempo determinato e confermare quelli in scadenza, per garantire tanto la qualità del giornale che un’equa distribuzione dei carichi di lavoro, soprattutto in vista del periodo estivo. L’assemblea del Corriere di Bologna, d’intesa con i Cdr dei dorsi locali, chiede con urgenza un incontro tra Fnsi, Associazioni Stampa, Comitato di redazione ed azienda e la sospensione immediata del nuovo piano aziendale, con il rinvio degli eventuali provvedimenti a ottobre, così da dare modo al tavolo di trovare alternative che non incidano sull’occupazione e sulla qualità dell’informazione.